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02 marzo 2010

Un serpente "dinosaurofago"!

Se nel momento in cui avete letto il titolo del post (e non sappiate ancora nulla dello studio che sto per descrivere) aveste pensato ad un boa di 30 metri oppure che vi stia prendendo in giro, allora significa che non avete ancora imparato le 3 Leggi di Holtz e non avete grande fiducia nella complessità della Natura. Infatti, non c'è nulla di bizzarro in ciò che sto per narrare, anche se, ovviamente, si tratta di una scoperta molto affascinante e interessante.

Perché ho citato le Leggi di Holtz? In questo caso, si tratta della Terza Legge di Holtz: "Nel Mesozoico la vita valeva poco". Valeva poco, sopratutto quando si era giovani. Come ho scritto numerose volte, abbiamo numerose prove che mostrano quanto fosse elevato il tasso di mortalità giovanile nei dinosauri mesozoici, sopratutto per l'intensa predazione (anche, spesso degli adulti della propria specie, nel caso di Theropodi) ad opera di theropodi, crocodyliformi, mammiferi (quelli giganti, con dimensione adulta pari ad un piccolo cane), e varanoidi. Un nuovo studio (Wilson et al., 2010) mostra che a questa lista si devono aggiungere i serpenti.
Wilson et al (2010) descrivono un nuovo serpente basale dal Cretacico Superiore dell'India, Sanajeh indicus. Questo serpente basale, lungo circa 3 metri, è stato rinvenuto in almeno quattro casi parzialemente articolato e strettamente associato con uova e resti giovanili di sauropodi titanosauri. L'associazione non lascia dubbi sulla relazione predazione-preda tra il serpente ed il nido di sauropode: le ossa del serpente e dei giovani sauropodi non mostrano segno di erosione ad opera dell'acqua, sono articolate e non mostrano trasporto, ed il serpente è adagiato tra due uova. Questi dati ci indicano che Sanajeh era solito depredare i nidi dei sauropodi. Dato che l'anatomia boccale di questo serpente basale non permette la dilatazione tipica dei serpenti più moderni, è probabile che esso rompesse le robuste uova di sauropode con l'azione costrittoria della sua muscolatura corporea o che, semplicemente, penetrasse nei nidi durante la schiusa (l'analisi della porosità dei gusci induce a considerare i nidi di questo sauropode come buche sabbiose coperte da vegetazione, quindi relativamente facili da penetrare per un serpente).

Bibliografia:
Wilson JA, Mohabey DM, Peters SE, Head JJ (2010) Predation upon Hatchling Dinosaurs by a New Snake from the Late Cretaceous of India. PLoS Biol 8(3): e1000322. doi:10.1371/journal.pbio.1000322

5 commenti:

  1. Ciao

    Mi ripeteresti quali sono le tre leggi di Holtz che non le ricordo?

    Inoltre non sono proprio sicuro che questo sia un serpente "dinosaurofago", ricapitolando abbiamo 4 _Sanajeh indicus_ trovati in connessione con nidi di titanosauri, e la tafonomia del sito dimostrerebbe che uova e rettile non formano accumuli casuali.
    Però sostenere che per 4 volte un serpente, che non ha alcun adattamento specifico a mangiare uova di sauropode, è entrato in un nido (utilizzato) di sauropodi e, casualmente, è morto mi sembra poco probabile.
    Avanzo due ipotesi, leggermente speculative.
    1) I nidi di sauropodi, ampi e ben costuiti, una volta abbandonati (con uova non schiuse e piccoli deceduti ormai putrefatti) erano un'ottima tana per i serpenti, scelta preferenziale per il _Sanajeh_
    2) (Molto più speculativa)_Sanajeh indicus_ non ha adattamenti per cibarsi di uova, ma forse era perfetto per cibarsi di predatori di uova (varanidi di piccola taglia, mammiferi, ecc.) e quindi la sua presenza era accettata da "mamma titanosauro" tanto che si potrebbe parlare quasi di un rapporto simbiontico, ogni ritrovamento in più di questo serpente in un nido potrebbe rafforzare questa speculazione, che oltretutto troverebbe una parziale conferma dall'analisi delle possibili diete di _Sanajeh_.

    Sono ipotesi un po' fantasiose l'ammetto, ma non capisco bene su quali basi scientifiche Wilson et al. ipotizzano che _Sanajeh_ fosse un dinosauofago, non ho letto le loro carte però (quindi mea culpa, mea maxima culpa se sono stato affrettato) ma l'unica prova che portano mi sembrerebbe di capire e quella del serpente che striscia dentro un nido.

    Erodoto

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  2. Effettivamente leggendo le carte (via pakozoico) le mie ipotesi sembrerebbero fatte solo per spirito di contraddizione, e l'ipotesi "brontofagia di un serpente" si rafforza, anche solo per gli esempi di attualismo portati dagli autori.

    Comunque le mie curiosità restano

    Erodoto

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  3. Leggi di Holtz:
    I-Theropod Paleobiology, more than just bird origins.
    II-Theropod, thy name's homoplasy!
    III-In the Mesozoic, Life was cheap.

    Premetto che l'articolo è scaricabile free da PlosOne.

    Le tue ipotesi sono più fantasiose che ipotizzare semplicemente che un evento improvviso abbia ucciso un predatore di nidi mentre si intrufolava.
    Se osservi l'immagine schematica in alto, vedrai che le spire del serpente avvolgono l'unico uovo rotto nel nido. La testa del serpente è proprio sopra l'uovo. A me pare abbastanza plausibile immaginare che l'animale sia morto (o ucciso dal sauropode adulto? dubito...) mentre stava stringendo un uovo (o subito dopo, se i resti del piccolo sauropode sono dell'animale che stava proprio in quel nido).

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  4. A nice and undoubtful Madtsoiidae in India would provide a clue for the origin of Spanish madtsoiids. Indian placental Deccanolestes is being considered as a basal Euarchontan and ancestor of Afro-European adapisoriculids. It points to a route via Greater India-North Africa-South Europe, what would explain the presence of abelisaurs and notosuchians in Spain.

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  5. As I stated elsewhere, I'm very skeptical about these kinds of paleobiogeographic hypotheses based on so FEW data.

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