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24 luglio 2008

Muso da formichiere, corpo da uccello corridore, braccia da talpa… e sa contare fino ad uno! In una parola: Alvarezsauridae!

Abstract: Alvarezsaurids are coelurosaurs that originated in Gondwana and then disperded to Northern Hemisphere. Their chimeric anatomy could be interpreted as an adaptation for digging into social insect nests.
In precedenti post ho espresso più volte un concetto fondamentale per una fruttuosa comprensione della paleobiologia dei teropodi mesozoici, ovvero, il fatto che numerose morfologie teropodi non siano rappresentate da analoghi attuali, e che pertanto sia pericoloso cercare di utilizzare un unico modello attuale per l’interpretazione di determinati taxa. Un approccio meno “olistico” (che cerca di capire l’animale nella sua “interezza”) e più “riduzionistico-modulare” (che analizza parti distinte come espressione di funzioni particolari) è probabilmente la via corretta per capire animali apparentemente chimerici come gli abelisauridi, gli spinosauroidi ed alcuni celurosauri. Tra questi, un posto di rilievo nella sala delle bizzarrie è riservato ad un clade di recente istituzione (non ha nemmeno vent’anni) di gracili teropodi dall’anatomia veramente strana, Alvarezsauridae.
Questo clade, definito formalmente come il nodo “Alvarezsaurus + Mononykus”, comprende forme basali patagoniche (Alvarezsaurus, Achillesaurus, Patagonykus*) e forme derivate asiamericane (gli asiatici Mononykus, Shuvuuia, Parvicursor, ed alcuni taxa frammentari nordamericani, tra cui il recentissimo Albertonykus, Longrich & Currie, in press): queste ultime sono meglio note, dato che disponiamo di buona parte del postcraniale e alcuni crani perfettamente conservati di Shuvuuia, mentre non abbiamo ancora alcun resto craniale delle specie patagoniche. Lo scenario paleogeografico che emerge è quello di un’origine gondwaniana per il clade ed una successiva migrazione laurasiatica delle forme derivate, forse a metà del Cretacico Superiore. Sulla base dei dati attuali non è possibile stabilire se la migrazione dal Gondwana fu diretta prima in Asia o in Nordamerica: entrambe le rotte sono ugualmente plausibili, dato che i due gruppi “asiatico” e “nordamericano” sono sister-group derivati rispetto alla serie di taxa patagonici (vedere grafico). La presunta esistenza di forme europee non ci dà informazioni utili al riguardo.

L’anatomia degli alvarezsauridi è estremamente bizzarra (ad esempio, Shuvuuia, in questa immagine di Marco Auditore), ed è tra le cause dell’iniziale incertezza sulle loro relazioni filogenetiche. Inizialmente interpretati come un gruppo aberrante di uccelli basali (con i quali condividono alcuni tratti pelvici e cranici), sono stati associati agli ornithomimosauri (con i quali condividono altri tratti cranici e degli arti), o ritenuti una forma basale di paraviali. Megamatrice li pone stabilmente nella posizione di sister-group del nodo “Oviraptorosauria + Paraves”.
Tornando all’anatomia, la curiosa combinazione di cranio gracile da celurosauro, arti anteriori estremamente ridotti, con processi muscolari ipertrofici, mano funzionalmente monodattila, munita di un robusto primo dito e di due dita laterali atrofiche, arti posteriori cursori e (le forme gondwaniane) arctometatarsali, risulta veramente enigmatica. Tuttavia, l’analisi delle diverse parti ci porta a ipotizzare che gli alvarezsauridi fossero degli insettivori specializzati nella depredazione dei nidi degli insetti sociali (in particolare, termiti del legno, un gruppo ben diversificato nel Cretacico).

Caratteri del cranio (gracile ed allungato, con diastema rostrale per l’eventuale estroflessione della lingua, dentatura composta da numerosi denti di piccola taglia, conici e senza seghettatura), e degli arti (processi muscolari espansi, simili a quelli degli animali scavatori, presenza di un dito ipertrofico e robusto) sono compatibili con l’ipotesi che questi teropodi usassero gli arti anteriori per scavare nelle cortecce o nel terreno per aprire i nidi degli insetti sociali, e che usassero il loro apparato boccale principalmente per catturare rapidamente gli insetti che formicolavano dalle brecce aperte nei nidi (una tale tecnica di cattura e ingestione delle prede è compatibile con le caratteristiche del cranio alvarezsauridae, il quale non pare adatto ad un’intensa masticazione di parti più dure e voluminose).

Pertanto, è plausibile che l’espansione degli insetti sociali nel Cretacico abbia aperto nuove nicchie ecologiche, subito sfruttate, con successo, da almeno un clade di teropodi.

*Megamatrice individua un altro taxon patagonico come membro basale di Alvarezsauridae. Sebbene i dati a sostegno siano pochi, è un risultato molto interessante, che però non posso ancora divulgare. Inoltre, sempre da Megamatrice, l’immediato sister-group di Alvarezsauridae è un piccolo clade di forme gondwaniane: ciò avvalora l’ipotesi che il gruppo si originò nei continenti meridionali, per poi migrare in Laurasia, dove si originarono le forme derivate.

Bibliografia:
Longrich, NR, Currie, PJ (in press). Albertonykus borealis, a new alvarezsaur  (Dinosauria: Theropoda) from
 the Early Maastrichtian of Alberta,  Canada:  Implications for the systematics and ecology of the 
Alvarezsauridae. Cretaceous  Research.  Cretaceous Research. 

3 commenti:

  1. Hm.. you forgot Heptasteornis andrewsi HARRISON & WALKER 1975...

    Naish, Darren & Dyke, Gareth J. (2004): Heptasteornis was no ornithomimid, troodontid, dromaeosaurid or owl: the first alvarezsaurid (Dinosauria: Theropoda) from Europe. Neues Jahrbuch für Geologie und Paläontologie Monatshefte 7: 385-401.

    For awhile, Rapator ornitholestoides HUENE 1932 was suspected to be an alvarezsaurid by some. But a talk at last year's SVP by Salisbury disagreed...

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  2. Heptasteornis...
    I mentioned it without naming ("La presunta esistenza di forme europee non ci dà informazioni utili al riguardo") because I'm not fully convinced it is an alverzsaurid.

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  3. Ah, forgive me, I read too quickly and missed it entirely!

    Could it be possible to add a translation widget to the sidebar? For example, like this one, perhaps?

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