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09 giugno 2008

La specie “UACIM”, il demonio, e tutti i suoi figli aberranti


Il nostro istinto occidentale a creare categorie innaturali in base alle differenze della pelle è duro a morire. Come l’uomo di colore per secoli non è stato considerato un uomo, così il dinosauro piumato non è ancora accettato come un dinosauro. Accade così che una differenza superficiale assuma più importanza di tantissime uguaglianze interne...
“Dinosauria” e “Aves” sono nomi scientifici che definiscono due cladi, ovvero due entità biologiche collettive derivanti da processi di diversificazione evolutiva. Proprio per la natura gerarchica tipica di tutti i cladi, uno dei due può benissimo essere niente più che un sottoinsieme dell’altro. In ogni caso, essi non sono “tipologie” di animali o qualsivoglia altro concetto mentale, astrazione o categoria logica. Tenete bene a mente questa nota per tutto il resto del post.
Sebbene sia ormai assodato per molti che gli uccelli (gli animali inclusi nel clade Aves) siano discendenti di dinosauri mesozoici (animali inclusi nel clade Dinosauria), non è ugualmente riconosciuto che essi siano da chiamare “dinosauri” (e che quindi siano anch’essi animali inclusi nel clade Dinosauria). Accade così che molti continuino a vedere Aves come un gruppo separato da Dinosauria, mentre in realtà esso è un suo sottogruppo, e continuino a vedere gli uccelli come una “tipologia” di animale che è logicamente distinta da un’altra, chiamata “dinosauro”. Ne derivano scorrette interpretazioni dell’evoluzione, esemplificate da frasi come “gli uccelli discendono dai dinosauri”, o “i dinosauri si sono evoluti negli uccelli”. Credevate che quelle frasi fossero corrette descrizioni dei fatti? Vi sbagliavate...
Credo che questa dissociazione tra corretta accettazione evoluzionistica e scorretta separazione tassonomica derivi da due errate valutazioni del fenomeno. Una di tipo “filosofico” (la non piena accettazione/comprensione del paradigma darwiniano, quest’ultimo inteso come abbandono del concetto di “archetipo platonico” nelle scienze naturali) ed una conoscitiva (la scarsa conoscenza della mole di dati ormai a sostegno dello status dinosauriano per gli uccelli).
Partiamo con un esempio, che spero aiuterà a comprendere la questione.
Immaginiamo di avere una famiglia di contadini, gli “Owen”. Il capostipite della famiglia, John Owen, emigrò in Canada nel 1908. Dopo due generazioni vissute nella campagna canadese, uno dei nipoti di John, William Owen, si trasferì in città, per lavorare come operaio. Dopo due generazioni vissute in città, uno dei nipoti di William, Alfred Owen, entrò in accademia e studiò per diventare pilota di aereo. Immaginate che strana reazione avrebbero tutti i suoi parenti (rimasti a vivere in campagna) se egli, recandosi alla fattoria del fondatore per le celebrazioni del 100° anniversario dell’arrivo in Canada, esclamasse: “Ho deciso di cambiare cognome! Gli Owen sono contadini, ed io invece sono un pilota d’aereo, per giunta figlio di operai: quindi merito un cognome diverso! Da oggi mi chiamerò Alfred Bird!”.
Ora, questo assurdo episodio mi serve per spiegare velocemente come devono essere intesi i nomi scientifici dei taxa (ed i taxa che rappresentano): esattamente come i nostri cognomi! I nomi dei taxa designano l’appartenenza ad una stirpe, ad una linea genealogica, ed esattamente come i cognomi, non possono essere cancellati dalla propria carta d’identità solamente perché riteniamo di essere “diversi” dai nostri antenati. Se troviamo bizzarro e fuorviante che Alfred decida di cambiare cognome solamente perché non ha più lo stile di vita dei suoi parenti, così dovremmo trovare logicamente bizzarro e filogeneticamente scorretto dire che gli uccelli non sono dinosauri!
Nelle scienze naturali, un gruppo di specie imparentate (un clade) è definito proprio sulla base di rapporti di genealogici (ad esempio, condividendo un determinato antenato, oppure rientrando in una precisa linea evolutiva): una volta che si rispecchia la definizione filogenetica di appartenenza ad un clade, ne consegue che si appartiene a tale gruppo. In termini tassonomici rigorosi, un dinosauro (= un appartenente al clade Dinosauria) è qualunque animale che abbia tra i propri antenati anche il più recente antenato comune di Iguanodon e Megalosaurus (i primi due generi riconosciuti dalla scienza come dinosauri), antenato che chiameremo per semplicità “UACIM” (“Ultimo Antenato Comune di Iguanodon e Megalosaurus”). Dato che la mole dei dati a noi noti indica che ogni uccello ha UACIM tra i suoi antenati, ne consegue che ogni uccello è un dinosauro, per definizione. Non si può trasgredire la definizione filogenetica di dinosauro solamente perché un animale ha le penne invece che le scaglie (o perché si è ancorati ad un concetto obsoleto o archetipico di “dinosauro”): se sei un discendente di UACIM, devi essere un dinosauro. Al contrario, uno pterosauro, o un ittiosauro, o un coccodrillo, o tu che stai leggendo questo post*, non avete tra i vostri antenati UACIM, pertanto non siete dinosauri. (Nessuno è perfetto...).
Una stirpe si definisce sulla genealogia comune, non sulla presenza o meno di determinate caratteristiche morfologiche: anche se è vero che la presenza di pelo caratterizza i mammiferi, la perdita di pelo nei cetacei non li pone al di fuori di Mammalia. Analogamente, anche ammettendo che gli uccelli attuali abbiano perso alcune caratteristiche dei primi dinosauri, nondimeno restano membri del clade.
Qualcuno potrebbe sostenere che tuttavia gli uccelli sono “così diversi” dagli altri dinosauri da “meritare” di appartenere ad un gruppo distinto: hanno penne, volano, hanno perso i denti, insomma, sono diversi dai “tipici” dinosauri, che sono animali con scaglie, non volano e hanno i denti (... ora sto esagerando con la grossolanità... ma a volte queste sono le giustificazioni che sento contro l’idea che Aves sia un sottoinsieme di Dinosauria). Tale affermazione è due volte scorretta. Innanzitutto, come mostrerò dopo, ad un attento esame dei dati, gli uccelli non sono particolarmente “diversi” rispetto agli altri dinosauri (né più né meno di altri dinosauri derivati). In ogni caso, anche nell’ipotesi che lo fossero, ciò avrebbe importanza? Forse che i pipistrelli non sono più chiamati mammiferi solamente perché volano? O i cetacei perché sono marini? O gli uomini, che sono bipedi con linguaggio articolato, devono essere esclusi da Mammalia, formato in maggioranza da quadrupedi tutti privi di linguaggio articolato? Ovviamente, no. Quindi, perché escludere gli uccelli da Dinosauria? Paradossalmente, posso assicurarlo, la diversità morfologica che separa un cane da un pipistrello, un cetaceo da un coniglio, o un uomo da un ornitorinco è più grande di quella che separa un piccione da un Tyrannosaurus!
Ed è qui che spesso si commette il secondo errore: anche se per molti potrà sembrare vero il contrario, lungo la linea dinosauriana che porta agli uccelli non esiste alcuna lacuna morfologica che sia così vasta e “drammatica” da giustificare una separazione tassonomica di Aves dal resto di Dinosauria.
Ciò è vero sopratutto ora che abbiamo così tante specie di dinosauri che colmano le lacune morfologiche che fino a 20 anni fa separavano gli uccelli moderni da Archaeopteryx, e Archaeopteryx dagli altri “dinosauri classici”.
Mi rendo conto che a prima vista non sembra esserci molta affinità tra animali come Stegosaurus o Apatosaurus da un lato e un’aquila o un colibrì dall’altra. Vedendo la questione in quei termini, la discontinuità sembrerebbe talmente vasta da rendere accettabile una distinzione terminologica (sebbene, come ho detto sopra con la storia di Alfred Owen, tale distinzione tassonomica rimane ingiustificata, dato che la tassonomia dovrebbe parlare di parentele, non di “gradazioni” morfologiche), tuttavia, tale discontinuità si annulla una volta che inseriamo nel gap tutte le specie note.
A questo proposito, le immagini mostrano una carrellata di dinosauromorfi (non in scala reciproca: immagini modificate da opere di Auditore, Hartman, e Paul) disposti dall’alto verso il basso in ordine di parentela crescente con gli uccelli attuali. Di fianco a ciascuno, una caratteristica “da uccello” comparsa in quel punto della linea evolutiva (a mostrare come la combinazione di caratteri unici che oggi distinguono gli uccelli dagli altri rettili attuali si “diluiscano” lungo l’intera filogenesi, rendendo dubbio qualsiasi tentativo di trovare un punto di “discontinuità” tra uccelli e dinosauri).
Partiamo dai dinosauromorfi basali, come Marasuchus, da cui traggono origine i primi dinosauri, e percorriamo la linea evolutiva in direzione degli uccelli moderni. Incontreremo forme progressivamente più simili agli uccelli, sebbene, va sottolineato bene, quasi sempre esse non devono essere considerate degli antenati diretti degli uccelli, bensì dei parenti sempre più prossimi (la probabilità di rinvenire un antenato diretto di qualche specie è molto bassa, e spesso, indimostrabile: quello che possiamo determinare attendibilmente è il grado di parentela, non lo status di “antenato”): Eoraptor, Coelophysis, Dilophosaurus, Ceratosaurus, Afrovenator, Sinraptor, Juravenator, Ornitholestes, Sinosauropteryx (d’ora in poi gli animali sono persino piumati), Dilong, Ornithomimus, Falcarius, Shuvuuia, Protarchaeopteryx (e ora hanno penne del tutto simili a quelle degli uccelli), Archaeopteryx, Jeholornis, Sapeornis, Confuciusornis, Gobipteryx, Yanornis, ed infine gli uccelli moderni (in questo caso Casuarius, l’animale vivente più bello che esista). Esiste veramente un punto in cui si può dire: “questo animale è così diverso da quello precedente che necessita di essere considerato qualcosa di distinto dai dinosauri”? Io non credo: per farlo bisognerebbe avere una giustificazione oggettiva scientificamente motivata, che dubito esista.

Quindi, siccome non esiste più una reale discontinuità evolutiva lungo la linea che dalla base dei Dinosauria porta agli uccelli, viene meno anche il bisogno di creare (o conservare) una (inutile) discontinuità tassonomica che esclude Aves dal suo clade di appartenenza (Dinosauria). Aves è un sottogruppo di Dinosauria, esattamente come lo sono Stegosauria, Diplodocoidea, Herrerasauridae, ecc.
Ripeto, per sostenere una separazione tassonomica tra gli uccelli (da una parte) e gli ALTRI dinosauri (dall’altra) è necessario giustificarla (ovvero, bisognerebbe proporre non soltanto dei motivi perché gli uccelli stiano in un gruppo distinto, ma anche dei motivi in base ai quali tutti gli altri dinosauri dovrebbero stare in un altro gruppo che NON comprenda gli uccelli). Sfido chiunque a trovare argomenti scientificamente validi per sostenere la validità di quel secondo gruppo (che, per chi si intende di cladistica, è un gruppo parafiletico**, quindi innaturale).


In questa immagine abbiamo quattro teropodi del Cretacico Inferiore cinese per i quali sia noto il rivestimento tegumentario: Protarchaeopteryx, un oviraptorosauro; Sinosauropteryx, un compsognatide; Microraptor, un deinonychosauro; e Longipteryx, un uccello enantiornite. Dato che i primi tre sono dinosauri, perché il quarto non dovrebbe essere considerato tale? Sopratutto alla luce della più stretta parentela esistente tra Longipteryx e Microraptor rispetto a Protarchaopteryx e Sinosauropteryx.
A questo proposito, faccio notare che ci sono altri dinosauri che si sono modificati enormemente (forse persino più degli uccelli) rispetto alla condizione ancestrale, eppure nessuno sente la necessità di distinguerli tassonomicamente dal resto di Dinosauria.
Ad esempio, rispetto alla condizione di Marasuchus (ovvero piccoli bipedi con 2 sacrali, pube rivolto cranialmente, cranio alleggerito, collo e coda relativamente lunghe, denti conici, compressi e seghettati, probabilmente carnivori) un animale come Triceratops (quadrupede gigante, con 8 sacrali, pube rivolto caudalmente, cranio enorme e con ridotte fenestrature, 3 corna, collo corto e fuso, coda ridotta, denti posteriori molariformi in batterie, becco rostrale senza denti, ed erbivoro) è Ultra-modificato: per quel che riguarda le parti confrontabili, esso è derivato (cioè allontanato dalla condizione primitiva dei dinosauromorfi) molto più di un uccello.

Alla fine di questo post, spero che rileggerete le due frasi citate all’inizio (“gli uccelli discendono dai dinosauri”, e “i dinosauri si sono evoluti negli uccelli”) e le troverete concettualmente scorrette alla pari di “gli uomini discendono dai mammiferi” o “i mammiferi si sono evoluti negli uomini”. Gli uomini non discendono dai mammiferi: sono mammiferi. Idem, gli uccelli non discendono dai dinosauri: essi sono dinosauri.

*So che alcuni dinosauri neorniti parlano (sopratutto pappagalli, ma anche qualche merlo indiano), tuttavia, per ora, non è mai stato documentato un dinosauro capace di leggere.
**Qualche anno fa, mio fratello ed un mio vecchio amico (G. G.) proposero questa definizione, forse la “migliore” possibile a sostegno dell’insostenibile tesi tassonomica di una distinzione tra uccelli e dinosauri: “I dinosauri sono un gruppo parafiletico, figli aberranti del demonio”.

10 commenti:

  1. Sta a vedere che finalmente mi sono convinto che gli uccelli sono fondamentalmente dinosauri esattamente come un T.rex :D


    Ciò non toglie che restino comunque inferiori,in quanto a bellezza e maestosità,rispetto ai dinosauri più propriamente "rettileschi" eh...Opinione personale,ovvio ;)

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  2. Caro Anonimo, non commento i gusti personali, tuttavia, trovo un limite nella tua affermazione.

    "Più propriamente rettilesco" è un pregiudizio concettuale derivante da un mix di modelli, teorie e "filosofie" superati. Aldilà dell'assenza/presenza di penne o scaglie, non capisco cosa tu intenda per "rettilesco".

    Stegosaurus è "rettilesco"?
    Brachiosaurus è "rettilesco"?
    Entrambi sono molto più simili a uccelli che a lucertole (o coccodrilli)...


    Vedo che la mentalità platonica (e gli errori che produce) è dura a morire...

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  3. Complimenti per l'articolo, molto ben fatto (e lo dico da persona che lo ha capito pur non essendo molto ferrato sull'argomento ^^)
    Mi chiedo solo quando il non considerare gli uccelli come dei veri e propri dinosauri cadrà definitivamente...

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  4. Probabilmente accadrà il giorno in cui un post come questo non riceverà più complimenti, perché sarà giudicato superfluo e ovvio...
    Voglio essere ottimista: un paio di generazioni.

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  5. Ben detto , però voglio capire qual'è il limite , se no si può dire che deriviamo tutti dagli organismi unicellulari.

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  6. @mamonea, scusa ma non capisco cosa intendi col tuo commento: potresti spiegare? :-) Grazie.

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  7. VOlevo solo sapere da quale punto si può dire che inizio una "famiglia" , se noper paradosso possiamo dire che gli uomini sono imparentati con gli uccelli in quanto tutti deriviamo dagli organismi unicellulari.

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  8. Mamonea, guarda che OGNI essere vivente (non solo noi) deriva veramente da organismi unicellulari :)! Ma nessuno mai dirà che io, tu o un cetaceo siamo organismi unicellulari, in quanto "organismo unicellulare" è semplicemente una descrizione "informale" di un certo organismo, dicente solo che è fatto da più cellule
    I dinosauri son uccelli per un motivo semplice: la parola DINOSAURIA non è un semplice aggettivo o sostantivo linguistico ma piuttosto il nome di un clade (i cladi son unità classificative definite in base a relazioni di parentela, non in base a caratteristiche fisiche e contenti al loro interno TUTTI gli appartenenti a quel clade, e quindi anche i loro discendenti per definizione) definito come: il passero domestico, triceratops, il loro più recenti e antenato comune (ovvero l'antenato dal quale le loro 2 linee evolutive si son separate, una sorta di minimo comun denominatore) e tutti i suoi discendenti. Ecco, gli uccelli son fra i discendenti di quell'antenato, per questo son dinosauri

    Invece si può dire che noi deriviamo dagli animali, ed è per questo che siamo animali, e gli animali derivan da eucarioti, per questo siam eucarioti, gli eucarioti derivan da neomuri, per questo noi siamo neomuri. Infatti i cladi Animali, Eukaryota e Neomura esiston tutti. Ma non esiste alcuno clade "Unicellularia", quindi se sei unicellulare dipende dalle tue caratteristiche fisiche, se sei dinosauro (o un appartenente a qualunque altro clade) dipende dalla tua parentela :)
    PS
    Scusa Andrea, mi son appena accorto che hai postato tu XD

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  9. Non c'è un "punto prestabilito" in cui inizia una "famiglia", ma solo una definizione dei limiti di ciascuna "famiglia", limiti decisi dagli studiosi di tassonomia ogni volta in funzione del particolare gruppo considerato.
    Inoltre, non c'è nessun paradosso: uomini ed uccelli SONO imparentati, dato che entrambi appartengono al clade Amniota (insieme a tutti gli altri rettili ed a tutti gli altri mammiferi).
    Tutte le specie viventi ed estinte sono imparentate tra loro, quello che cambia in ciascun caso specifico è il grado di parentela: un uccello è più imparentato con uno stegosauro che con un coccodrillo, più imparentato con un coccodrillo che con un serpente, più imparentato con un serpente che con un uomo, più imparentato con uno uomo che con una rana, più imparentato con una rana che con un merluzzo, più imparentato con un merluzzo che con una stella marina, più imparentato con una stella marina che con una mosca, ecc... Questo perché tutte le specie sulla Terra appartengono ad un unico "albero evolutivo" chiamato Biota.
    Ogni gruppo di appartenenza (i vari rami e rametti di Biota) ha nomi precisi, ma l'appartenenza o meno dipende da un'indagine filogenetica.

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  10. Grazie del chiarimento , quindi se capisco bene il succo dell'articolo è che nell'albero evolutivo i rami dei dinosauri e degli uccelli non sono affiancati ma uno sotto l'altro?

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