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19 aprile 2008

Gigantoraptor erlianensis Xu, Tan Q., Whang, Zhao & Tan L., 2007

Ricostruzione di Gigantoraptor (da Xu et al., 2007). Le ossa note sono in bianco; in grigio le parti ricostruite basandosi su altri oviraptorosauri. Come molti hanno notato, l'inclinazione della tibia rispetto al femore in questa ricostruzione è probabilmente estesa eccessivamente.



Gigantoraptor erlianensis (Xu et al., 2007), del Santoniano della Formazione Iren Dabasu della Cina, è sicuramente il più spettacolare teropode descritto nel 2007. Questo oviraptorosauro altamente apomorfico (la lunghissima diagnosi della specie consta di decine di apomorfie distribuite lungo l’intera anatomia scheletrica) costituisce una novità totalmente inattesa nel quadro dei celurosauri (ricordo l’esaltante mattina di metà giugno 2007, quando ricevetti il pdf per e-mail da Marco Auditore, che, da appassionatissimo degli oviraptoridi, era letteralmente in estasi... e a ragione, come cercherò di mostrare nel resto del post).
Il primo aspetto straordinario di questo teropode è la taglia: con un femore di 110 cm, l’olotipo doveva avere una massa paragonabile a quella di un giovane adulto di Tyrannosaurus. Considerando che i suoi parenti più prossimi (immesso in Megamatrice risulta l’oviraptoridae* più basale) sono i membri del nodo Oviraptorinae + “Ingeniinae” (uso le virgolette perché il nome dell’oviraptoridae “Ingenia” dovrà essere abbandonato, essendo già in uso per un fottutissimo nematode), aventi masse adulte variabili tra i 20 kg ed i 100 kg, Gigantoraptor risulta veramente un colosso. Gli autori stimano la massa sulla base della circonferenza del femore e la collocano sui 1400 kg, mentre usando la lunghezza del femore (vedere post sulle masse), io la pongo sui 3000 kg. Va sottolineato che non è detto che l’olotipo sia un adulto completamente maturo: l’età stimata sulla base dell’istologia delle sezioni ossee dà l’età della morte dell’esemplare intorno agli 11 anni, con un ingresso nella fase adulta intorno ai 7 anni. Confrontando questi dati con le curve di crescita stimate in altri teropodi, è plausibile che l’animale non avesse ancora raggiunto la fase asintotica (di brusco rallentamento della crescita; Erickson et al., 2004) della crescita tipica degli adulti maturi. In ogni caso, Gigantoraptor mostra un tasso di crescita elevatissimo, segno di un metabolismo molto accelerato. Pertanto, fintanto che il fantomatico Utahraptor “gigante” citato da Britt et al., (2001) non verrà descritto (spero presto, perché, se le dimensioni delle vertebre caudali citate saranno confermate, si tratterebbe del più agghiacciante predatore di tutti i tempi, un dromaeosauride capace di abbattere persino un sauropode... non vado oltre...), e se, come ritengo (vedi post sulle stime di alcuni teropodi giganti), le dimensioni di Therizinosaurus non fossero in realtà quelle che di solito si citano (bensì più basse), Gigantoraptor conserverà il titolo di più grande di tutti i Maniraptora noti.
Un secondo aspetto inusuale di Gigantoraptor è dato dalle proporzioni degli arti. Generalmente, nei teropodi più grandi si osserva un trend allometrico negativo nelle proporzioni distali (tibiotarso e metatarso) rispetto al femore. Gigantoraptor si dissocia da questa tendenza, mostrando rapporti tibiotarso/femore e metatarso/tibiotarso proporzionalmente più alti di quelli di teropodi di taglia paragonabile (in particolare i tyrannosauridi): ciò è particolarmente significativo se si osserva che Gigantoraptor non è dotato di arctometatarso. Con arti posteriori così lunghi è plausibile che Gigantoraptor fosse il più veloce tra i teropodi giganti (io sospetto che con la sua enorme falcata, fosse anche il dinosauro più veloce in assoluto). Dato che il regime alimentare degli oviraptoroidi è estremamente dibattuto non possiamo sapere se questa elevata cursorialità fosse finalizzata esclusivamente alla difesa o avesse un ruolo anche nella (eventuale) predazione.
Terzo aspetto interessante di Gigantoraptor è che esso è l’oviraptoroide avente l’arto anteriore con il maggior numero di caratteri convergenti con i paraviali: avambraccio e metacarpo assomigliano molto a quelli di alcuni deinonicosauri e aviali e meno a quelli di altri oviraptoridi. In particolare, l’arto anteriore è molto allungato per la sua taglia (come l’arto posteriore, in molti altri teropodi esso segue un trend allometrico negativo con la taglia): se ciò sia segno di qualche funzione/adattamento oppure solamente un omologo seriale dell’aberrante allometria della gamba non può essere chiarito coi dati attuali.
In conclusione, Gigantoraptor è un gigantesco oviraptoridae basale, probabilmente il più grande membro di Maniraptora (Utahraptor permettendo), probabilmente il teropode non-neognato col più elevato tasso di crescita noto, la più elevata cursorialità in rapporto alla massa (sempre che un giorno non venga spodestato da Deinocheirus), nonché l’oviraptorosauro avente l’arto anteriore col più alto numero di convergenze con i paraviali.
Ultima curiosità, le caudali distali sono principalmente di osso spugnoso, come nei sauropodi titanosauridi... convergenze da giganti.



*Oviraptoridae Barsbold 1976: Il clade più inclusivo comprendente Oviraptor phyloceratops Osborn, 1924, ma non Caenagnathus collinsi Sternberg, 1940, o Chirostenotes pergracilis Gilmore, 1924.


Bibliografia:

Britt, Chure, Stadtman, Madsen, Scheetz & Burge, 2001. New osteological data and the affinities of Utahraptor from the Cedar Mountain Fm. (Early Cretaceous) of Utah. JVP 21(3) 36A.
Erickson, Makovicky, Currie, Norell, Yerby & Brochu, 2004. Gigantism and comparative life-history parameters of tyrannosaurid dinosaurs. Nature, 430: 772 -775.

Xu, Tan Q., Whang, Zhao & Tan L., 2007. A gigantic bird-like dinosaur from the Late Cretaceous of China. Nature, 844 - 847.

3 commenti:

  1. quote:Pertanto, fintanto che il fantomatico Utahraptor “gigante” citato da Britt et al., (2001) non verrà descritto (spero presto, perché, se le dimensioni delle vertebre caudali citate saranno confermate, si tratterebbe del più agghiacciante predatore di tutti i tempi, un dromaeosauride capace di abbattere persino un sauropode... non vado oltre...)

    Il ke ti fa davvero tremare sulla sedia,Gigantoraptor è stata una bella sorpresa,trovare un oviraptoride delle dimensioni di un tirannosauro non me l'aspettavo,pensare alla posizione paleoecologica mi sconcerta ancora di più...se arrivasse questo Utahraptor gigante?
    Il quadro si infittisce!!! :D

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  2. Comunque meglio attendere l'articolo con la descrizione del reperto...Le stime parlerebbero di una bestiola lunga intorno ai 12 metri, pesante alcune tonnellate. Gigantoraptor è un teropode favoloso; quando ho saputo della sua scoperta mi sono quasi commosso...è veramente incredibile(alla faccia di chi crede di conoscere abbastanza il mondo dei dinosauri). Il vero dilemma è, appunto: qual'era la sua dieta? Sicuramente non ricopriva la nicchia di un oviraptorosauro qualunque...^_^

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  3. Cavolo, questo articolo è veramente notevole! Puntualizza alcune caratteristiche inusuali di Gigantoraptor a me finora sconosciute (il grande tasso di crescita, l'elevata velocità pur senza arctometatarso, la posizione estremamente basale fra gli Oviraptoridae..)... Veramente un animale stranissimo!

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