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12 giugno 2022

Il Reboot di Jurassic Park

 

"Benvenuti al Jurassic Park" [fonte: Prehistoric Planet (c)]

Ora che Billy World 6 è uscito a scala globale e le recensioni professionali lo stanno stroncando in modo sistematico (a meno che non vogliate insinuare che questo blog è una potentissima lobby del male capace di corrompere il 70% dei critici cinematografici mondiali, i giudizi dei professionisti pesano e non si può fingere che non esistano: il crollo di apprezzamenti per questo episodio, tarato su base statistica, diventa un fatto oggettivo e non più una opinione personale), ma voi siete dei true believer, dei fan devoti della serie, e continuate imperterriti a chiamare capolavoro quello che noialtri percepiamo come un noioso letamaio di fan service lungo 2 ore e mezza, ecco che inizia a circolare l'idea di un reboot del primo Parco Giurassico.

Persino il regista e sceneggiatore autore dell'ultimo è stato intervistato sull'idea.

Le sue parole sono molto interessanti, poiché palesano la sua evidente incapacità di fare un reboot del primo mitico Parco Giurassico. Il motivo è duplice: da un lato, l'attuale produzione è incapace di accettare simili sfide cinematografiche, dall'altro, il regista stesso è un fanboy e quindi antropologicamente succube degli autori originali, verso cui si prostra come se fosse al cospetto di dio. Proprio ciò che un vero regista non dovrebbe fare mai.

In realtà, un reboot di Jurassic Park ha potenzialità enormi, che molti "fan" probabilmente non colgono, troppo schiacciati in basso dal mito dell'irraggiungibilità del primo episodio.

Vi spiego perchè.


La spinta selettiva all'innovazione

L'idea di doversi misurare con l'inevitabile confronto con il primo film di Crichton e Spielberg, universalmente riconosciuto come uno dei massimi successi del cinema di intrattenimento ed avventura, è un potentissimo filtro sui candidati alla produzione di un reboot. Devi saper reggere un simile confronto. E a meno che tu non sia un fanboy che considera Spielberg l'inarrivabile Iddio della cinematografia universale, il confronto è sostenibile.

Devi essere un autore molto ambizioso, molto sicuro di te, altamente motivato, ma, soprattutto, dotato di grande originalità e talento creativo. Non devi essere un emule di Spielberg, un Señor Spielbergo non fornito dal sindacato. Pertanto, non puoi essere un fanboy, il quale, inevitabilmente, è soggiogato dalla devozione e dall'ansia da prestazione verso l'originale. Trevorrow è quindi del tutto inadeguato a questo ruolo.


La sfida autoriale

Riuscire a mantenersi aderente all'idea originale del romanzo ma al tempo stesso creare qualcosa di nuovo senza scadere nel piatto rifacimento del primo film, può produrre qualcosa di veramente dirompente. Le differenze tra primo romanzo e primo film possono aiutare molto un regista audace e talentuoso capace di creare una nuova estetica giurassica. Ad esempio, la differenza tra il cinico e a tratti odioso Hammond romanzato e l'amabile personaggio interpretato da Attenborough permette già di prendere una direzione più cupa e pessimista alla trama. Il Grant del romanzo è più pratico ed eroico di quello del primo film. Il Malcolm del romanzo è più nerd ed antipatico del piacione del primo film. Un personaggio del romanzo che merita di essere incluso nel reboot è Regis, così come Gennaro merita una riscrittura totale aderente al romanzo. Robert Muldoon può essere una scusa per riesumare alcuni dei tratti iconici di Tembo. Chiudere il film in modo catastrofico e catartico senza l'ossessione di creare un nuovo Franchise né una sequela di patetici seguiti, può dare una enorme libertà creativa ad un team che ama il cinema e non si limita a sfornare merchandise. 

Tutte queste modifiche permettono di creare un cast corale dentro una trama consistente che si armonizza con dinosauri e location in un film più avventuroso, articolato e drammatico rispetto alla mitica favola di Spielberg. Un film che ha il coraggio di essere solo un film e non un "Fanchise".


Resettare da zero l'iconografia ed il Pantheon dinosauriano

Rifare Jurassic Park dopo il 2022 vuol dire estinguere definitivamente tutta l'iconografia del 1993, ancora saldamente fissata a modelli anatomici e paleoartistici di fine anni '80. Significa abbandonare il dinosauro pauliano, così evidente nel T.rex del primo film, significa liberarsi completamente dalla plumofobia che ha incancrenito qualsiasi discussione tra amanti della accuratezza paleontologica e fanboy radicali. Il risultato spettacolare di Prehistoric Planet dimostra che i mezzi e le competenze ci sono.

Ma, soprattutto, permette di osare qualcosa di veramente mai osato: abbandonare il Pantheon Classico di Dinosauria, quello che domina l'immaginario popolare da ormai 120 anni, fondato su Tyrannosaurus, Brontosaurus, Triceratops e Stegosaurus, e introdurre un nuovo bestiario mesozoico che attinge a piene mai dall'enorme serbatoio di dinosauri ugualmente avvincenti ed intriganti dei mitici quattro generi che tutti conoscono fin dall'infanzia.

Pensate alle potenzialità cinematografiche di animali con la ecomorfologia di Acrocanthosaurus, Kosmoceratops, Megaraptor, Amargasaurus, Argentinosaurus, Therizinosaurus (quello vero, non lo zombie dell'ultimo film), Deinocheirus (aaaaahhhhhh!!!!!!!), Austroraptor, Deltadromeus (... sì, ma come lo facciamo?), Halszkaraptor, Stegouros, Limusaurus, Lurdusaurus, Mononykus, Microraptor, Leaellynasaura, Miragaia, Tethyshadros... nulla da invidiare ai soliti, abusatissimi ed ormai anche un poco scontati Rexy and company.


Voi mi direte: non lo faranno mai. Sarebbe un flop perché troppo audace per rischiare. I fan non vogliono abbandonare Owen e le sue tamarrate in moto a mano tesa. Rexy non si tocca. Sarebbe odiato dai fan...

Probabilmente andrà così. Faccio notare che non cambiando nulla, restando nell'attuale Fan-chise, non si ottiene certo un prodotto migliore della mia proposta. E allora tenetevi le cavallette OGM, la bambina clone, il parco dolomitico clone di quello lockwoodiano clone di quello di San Diego clone di Isla Sorna clone di Isla Nublar. Episodio 7 è alle porte. E avrà più bambini inutili, più idiozie fuori tema ed irrilevanti, più fan-service, più easter eggs, più Marvel-ismo, ancora meno dinosauri... ed una noiosa mancanza di creatività. 

17 commenti:

  1. Una differenza col libro che mi piacque nel primo film fu il fatto che i dinosauri non si mostrassero durante il tour di prova perché erano animali, non marionette a comando.

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  2. Personalmente preferirei un mix tra specie conosciute e specie "inventate" siccome le probabilità di trovare sangue in ambra solo di dinosauri che già conosciamo è relativamente bassa. Mi sembra avevi suggerito una simile situazione per Terranova anni fa.
    Marco

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    1. Unico neo delle specie "inventate" è che nel 99% dei casi le specie "inventate" sono brutte copie grossolane di specie reali. Siamo bravissimi a inventare pessimi chimero-sauri di imbarazzante pacchianaggine, mentre mi pare chiaro che nessuno avrebbe mai potuto inventare un Halszkaraptor neanche con un secolo di speculazioni...

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  3. a parte che l'Hammond del film a me è sempre risultato tendenzialmente odioso e nonostante tutte le buone ragioni che adduci, non amo l'idea di reboot, in generale, riguardo quasi qualsiasi cosa. Credo sia possibile trovare altri spunti narrativi almeno altrettanto interessanti e/o potenzialmente avvincenti per mostrare dinosauri (o creature mesozoiche) in vivo. Anni fa lessi un racconto in cui un'agenzia di viaggi organizzava dei safari rigorosamente controllati nel passato (si poteva uccidere solo un esemplare che fosse in pratica già morto, per esempio), ma in cui un incauto cacciatore commetteva un errore fatale che produceva trasformazioni a cascata verso il presente proiettando i protagonisti in un futuro distopico (inventabile a piacere - in quel caso tornavano in una dittatura solo leggermente diversa dal presente che conoscevano in cui si parlava una lingua sottilmente diversa da quella che conoscevano).
    è solo un esempio - io non starei ancorato a un feticcio... cinematograficamente molto sottovalutato anche lui (nonostante i meriti iconografici, notevoli per il 1993 e un paio di scene belle - ma poco realistiche: penso al tonfo dei passi del Tyrannosauro per esempio).
    un'altra cosa che mi viene in mente è che sarebbe bello mostrare persone completamente spaesate e confuse, non in grado di riconoscere nessuna specie (sono relativamente certo che nessuno saprebbe riconoscere una specie estinta se la incontrasse, considerato che sarebbe inevitabilmente più o meno diversa da quello che ci immaginiamo - nell'aspetto, nei movimenti e nel comportamento).
    Emiliano

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    1. Il film "safari" esiste già (produzione B-movie a basso costo, purtroppo) ed è basata su "A Sound of Thunder" di Bradbury. Ironia della storia, quella novella è forse l'ispiratore della locuzione "effetto farfalla" citata da Malcolm in Jurassic Park.
      Il post non si chiede se sia saggio o sano fare un reboot di Jurassic Park piuttosto che creare cose nuove (si possono fare entrambe), ma si limita a sviluppare la notizia che il regista dell'ultimo film abbia parlato di un reboot.

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    2. lo so che il centro del post era un altro le mie comunque non erano considerazioni "in contrasto" con le tue, direi complementari: ho spesso la tendenza al pensiero "laterale" del resto, purtroppo, non sono uno scienziato :) - non ricordavo il titolo nè l'autore... in effetti, a ripensarci, era così "bradburiano" che l'avrei potuto ricavare "a posteriori" - ed era ovvio che tu lo conoscessi
      Emiliano

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    3. La parte più affascinante di quella storia non sono i dinosauri, visto che è un racconto di mezzo secolo fa, ma il finale in cui il presente viene modificato da un evento minimo avvenuto nel passato. I Simpson ne fecero una parodia perfetta in uno speciale di Halloween. https://www.youtube.com/watch?v=P1hmiaNReCg

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    4. sì certo, il finale è la parte più importante del racconto che è interamente congegnato per arrivare lì - i dinosauri sono un pretesto, potevano essere anche mammuth o sinapsidi del Permiano (che non sarebbero male ) - giusto uno spunto. Poi mi guardo i Simpson, grazie :) Buona domenica
      Emiliano

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  4. Giancarlo12/6/22 18:03

    Ma in questo blog di dinosauri,... dove sono i dinosauri?

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    1. Io avrei scritto "è previsto che si vedano dei dinosauri, nel suo blog di dinosauri?"... neanche le citazioni sapete trollare.
      *facepalm*

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  5. Wow! Un reboot che risultasse più fedele al libro ma con dinosauri scientificamente accurati con un cast dinosauriano di "perfetti sconosciuti" sarebbe fantastico! Magari fare un parco con tutta una serie di animali preistorici clonati, dal trilobite all'australopiteco passando per un Jakelopterus, un Varanops e un paraceraterio, sarebbe una figata pazzesca! Deinosuchus che insegue Grant sul fiume al posto di Tyrannosaurus... Pensa se a fare la parte dei Velociraptor fossero degli ominidi! Loro sì sarebbero intelligenti abbastanza da aprire le porte! Pensa cosa ne verrebbe fuori! Un thriller psicologico, il nemico dentro di noi, sparare allo specchio... Certo, pure i dinosauri, con qualche specie a far da protagonista, perché i dinosauri sono sempre dinosauri! Fedeltà al romanzo + innovazione, che volere di più? Cavoli, si sta scrivendo da solo questo film! Purtroppo ho imparato a volare basso con le aspettative!
    Scusa l'off-topic, ma visto che parliamo di film con dinosauri... Volevo segnalarti una serie di cortometraggi animati intitolata "Dinosauria animated series" di David James Armsby. Cinque episodi di pochi minuti ciascuno, davvero ben fatti a mio parere. A parte alcune scene forse un po' troppo atropomorfizzate e disneyane (ho colto almeno un paio di riferimenti a "il re leone" e "Bambi"), improbabili (Troodon che imita il richiamo d'aiuto di un piccolo Pachyrhinosaurus per far accorrere il branco di adulti), e soliti cliché (pachicefalosauri che fanno a testate) la resa grafica e l'accuratezza degli animali è molto curata (c'è anche il nido di tirannosauro con le uova deposte a coppie). Alcuni episodi sono "bitonali" come colore, e hanno un che di onirico. Se sognassi una scena mesozoica, forse la sognerei proprio così! Nessun commento, nessuna spiegazione, solo musica e qualche verso animale. A volte sono semplici sibili o lievi pigolii (gli pteranodon comunicano quasi esclusivamente sbattendo il becco come le cicogne, questo mi è molto piaciuto, e sono fatti davvero in modo molto realistico!). Gli episodi sono "old buck" (la lotta per la supremazia di un vecchio maschio di Rubeosaurus/Styracosaurus), "our frozen past" (in un paesaggio innevato dell'odierna Alaska, una madre Troodon cerca di salvare i suoi pulcini), "a more ancient spring" (un lambeosauro maschio perde la sua compagna), "sea and sky" (la pesca degli Pteranodon insidiata da squali e mosasauri) e "the last tyrant" (il più lungo e il migliore secondo me, da vedere rigorosamente per ultimo, che racconta l'ultimo giorno di vita di una coppia nidificante di Tyrannosaurus, con un finale mozzafiato, da pelle d'oca, che mostra il prima e il dopo, ciò che era e ciò che resta, di morto e di vivo, in un crescendo di musica. Un vero tributo a questi splendidi animali, che penso ti piacerà). Ci sono anche alcuni video del "making of", con disegni preparatori, sculture, spiegazione del corto e tutto il resto. Potresti farne una recensione o almeno dirmi che ne pensi? Volevo un parere da paleontologo. Tranquillo, peggio delle locuste giganti non può essere! Ed è gratis e dura meno!
    Un altro bel corto (non legato agli altri) è "Sharp Teeth". Più che per l'accuratezza scientifica (tirannosauri senza piume, giovani inclusi, anche se altri dinosauri le hanno) mi è piaciuto il suo messaggio (viene recitata una poesia in rima molto bella che spiega come, nel mondo animale, non esistono mostri o animali crudeli, soltanto animali carnivori che devono uccidere per vivere). Una lezione di ecologia, insomma. Potevano usare leoni e gazzelle, ma hanno usato i dinosauri, così te lo segnalo!
    Riccardo

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    1. Conosco quella serie animata, e alcuni giorni fa avevo proprio visto l'ultimo episodio.
      Sicuramente da apprezzare per l'impegno nella ricostruzione anatomica, ma è pur sempre un cartone animato ai miei occhi (sono vecchio ormai, queste cose non mi trascinano più) con situazioni fantasiose un po' forzate, quindi una fiction sulla stessa filosofia di Prehistoric Planet. Comunque, sarebbe ora di proporre ambientazioni diverse dal solito Hell Creek/Maastricthiano/Laramidia. Capisco che il T-rex tira più di un carro di Argentinosaurus, ma ormai se uno guarda solo queste cose penserà che il Mesozoico è solo 75-66 milioni di anni fa ai piedi delle Montagne Rocciose...
      Quando ci sarà una serie sul Cenomaniano della Patagonia o l'Oxfordiano della Cina avranno la mia attenzione.

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    2. Oh, su, dai, non dire così, non si è mai troppo vecchi per i cartoni animati. Infatti, lo hai guardato prima che te lo dicessi! Dopotutto è in stile simil-documentario, non stiamo parlando di Piedino alla ricerca della valle incantata (che ho amato da bambino, e resterà comunque un piccolo frammento della mia infanzia)! Fai sentire vecchio anche me che sono solo tre anni più giovane. Se ci pensi, qualsiasi ricostruzione in 3D è un disegno animato, in fondo... Non si smette di guardare i cartoni perché si invecchia, ma si invecchia perché si smette di guardare i cartoni!
      Comunque sono d'accordo sul fatto che ormai "dinosauro" per i non addetti sia solo Tyrannosaurus o Triceratops, e "mesozoico" sia ormai sinonimo di "maastrichtiano" e pare che questi animali siano vissuti solo negli USA occidentali! D'altronde, lo hanno chiamato "tiranno" e "re", e a quanto pare non può esserci documentario/cartone/film sui dinosauri senza rex! Non puoi raccontare una fiaba senza il re! Chissà se avrebbe avuto lo stesso effetto sulla massa se fosse stato Manospondylus gigas! "M-gigas? Lei ha qui un M-gigas?"...uhmmm...
      Va bene, sono soddisfatto della risposta. La pensiamo allo stesso modo, alla fine. Sarei stato soddisfatto a prescindere, comunque.
      Grazie, sei sempre preciso e professionale.
      E complimenti per la tua continua produzione di post degli ultimi tempi, erano anni che non scrivevi così! Ogni giorno una sorpresa (a volte due al giorno)! Anche ora, scrivo la risposta e... un nuovo post!
      Riccardo

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    3. E allora sono vecchio. Meglio vecchio vero che finto giovane (non alludo a nessuno in particolare).

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    4. Oh, no, non fraintendere, non mi definirei un finto giovane (anche se non alludevi a me. Tranquillo, non me la sono presa). Non conosco nulla di cosa vada di moda oggi tra i giovani o che cosa guardino, non seguo influencers o altro, non mi interessa e forse non ci andrei nemmeno d'accordo con i ragazzini. Dico che sono legato ai miei ricordi d'infanzia, questo sì, e se vedessi un vecchio episodio di un cartone o telefilm classico anni 80 lo guarderei, magari trovando pure errori e cafonerie che da piccolo non notavo. Sono un nostalgico, ecco. Sono consapevole di invecchiare, ma è brutto sentirselo dire, anche se inizio già a dire: "ai miei tempi..." C'è differenza tra l'essere fermo a 10 anni (finti giovani) e l'essere fermo agli anni 80-90 (vecchi nostalgici). Insomma, preferirei avere 41 anni ed essere nel passato con le mie vecchie cose, piuttosto che tornare ad averne dieci ora, nel presente, con tutte le novità. Non avrebbe nemmeno senso, ho perso parenti e amici! Tornando sui binari, i dinosauri no, i dinosauri sono meglio come sono ora, pur avendo nel cuore i disegni di Burian su un vecchio libro che avevo da piccolo ("quando l'uomo non c'era")! Insomma, se vedo dei bei dinosauri realistici, con piume, zampe corrette e tutto a posto, mi fermo a guardare a prescindere (e quelli nei corti erano splendidi, mille volte meglio di quelli dei film che sappiamo, infatti li ho pure riguardati più volte). Se domani uscisse un cartone animato con dinosauri parlanti che vanno in moto, non lo guardo. Ma se trasmettessero "alla ricerca della valle incantata" lo guarderei giusto per farmi venire il magone e dire: "che belli i cartoni di una volta! (i cartoni, non i dinosauri)". E quando si dice così, si sta prendendo consapevolezza di invecchiare...
      È stata una bella chiacchierata, anche se siamo andati un po' fuori tema!
      Riccardo

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  6. A mio modo di vedere al giorno d'oggi il cinema scarseggia (a parte rari casi) di sceneggiature originali o quantomeno audaci ed intraprendenti: un reboot per quanto riuscito sarebbe sempre un tornare su sentieri già percorsi. In tema "dinosauri" , come ha detto anche Emiliano, vi è un' abbondanza di racconti meritevoli di nota che potrebbero essere punto di partenza di nuove pellicole, senza spremere ulteriormente il romanzo di Crichton; "Cacciatori nella foresta" di Silverberg o il piacevolissimo "Escluso il dinosauro cosa vuoi diventare da grande?" di Bradbury sarebbero già fonti di idee spendibili.
    Giulio

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    1. Guardate che io sono il primo a dare il benvenuto a idee e opere del tutto nuove o comunque inedite e ad abbandonare il Franchise Jurassico, ma il post aveva come tema la domanda "se ci fosse un reboot di JP, cosa potrebbe derivarne di buono?". Punto.

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