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25 giugno 2022

Come salvare il Franchise Jurassico - consigli per un Episodio 7

 


Qui sopra, una delle scene più epiche di Mad Max - Fury Road, il miglior film d'azione e avventura del decennio appena concluso. In una sola scena, c'è tutto quello che l'intera trilogia trevorrowiana non è mai stata in grado di fare.

Allora, partiamo dalla premessa che non è necessario che ci siano altri episodi della saga giurassica, ma che alla fine ci saranno. E aggiungiamo la altrettanto ovvia premessa che quello che scrivo qui non sarà minimamente considerato anche qualora arrivi alle orecchie di chi queste cose le decide. Sono quindi libero di esprimere senza vincoli le mie idee su una ipotetica prosecuzione di questa saga.

Partiamo da quello che occorre eliminare dai film giurassici e che invece finora è stato purtroppo abusato.

Il Fanservice. La dittatura della demagogia dei fan deve finire, perché uccide la fantasia degli autori, demolisce la consistenza narrativa delle opere e soprattutto è un concetto stupido e miserabile dal punto di vista cinematografico. I fan non sono il fine di un film, semmai è vero il contrario. Un fan non è un portatore di diritti da esaudire, è solo un tizio che ha una passione eccessivamente emotiva verso un prodotto, e come tale va aiutato a moderarsi, non certo incentivato con piccole scemenze messe a caso. Ma soprattutto perché se l'opera è un capolavoro, chiunque, fan o non-fan, vorrà vederla.

La Marvelizzazione. In un film con dinosauri, non puoi avere protagonisti che agiscono come super-eroi, perché allora riduci i dinosauri e niente altro che grossi elefanti e grossi leoni. Ciò che rende l'interazione tra uomo e dinosauri avvincente è che il fattore umano parte svantaggiato rispetto alla forza ancestrale della natura. Se hai un uomo sovrannaturale che ammansisce dinosauri con la sola imposizione della mano (senza ungerti la giacca e la cravatta), nessun dinosauro sarà più una vera minaccia naturale. Dinosauri e Marvelizzazione non possono convivere.

Il family drama. Nessuno sano di mente va a vedere un film con dinosauri al fine di sorbirsi disagi adolescenziali, traumi familiari e dissidi generazionali. Ci sono film apposta per quei temi. Qui noi vogliamo dinosauri e storie avvincenti con al centro i dinosauri. Basta coi marmocchi e con i genitori che stanno divorziando.

L'impegno ipocrita. A me pare una scemenza assoluta che un film con al centro i dinosauri voglia trasmettere un messaggio ecologista o ambientalista oppure anti-corporativo, o tematiche sociali o difendere la causa femminista infilando a caso degli accenni di questi temi dentro un film con dinosauri. Ciò non ha niente a che fare con la mia condivisione o meno di quei temi. Ma se voglio un film di impegno sociale, ci sono ottimi altri titoli ed autori ben più capaci per quei discorsi. Infilare questi temi in un film con dinosauri è una marchetta per apparire "impegnati" senza esserlo in realtà. Da evitare come la peste.


Bene, una volta chiarito cosa occorre eliminare per salvare questa saga, ecco alcuni spunti per migliorare il prodotto senza abbandonare l'anima centrale di un qualsiasi buon film giurassico.

I dinosauri. Sì, pare una scemenza, ma questo è il primo punto da ristabilire. I dinosauri devono tornare il centro del film, il senso del film, il motivo per cui vado al cinema. Voglio vedere dinosauri, tanti dinosauri, dinosauri realistici e dinosauriani, non mostri dinosauriani né dinosauri mostrificati. I dinosauri sono animali eccezionali e straordinari, che non hanno bisogno di alcun artificio, orpello, ibridazione, manipolazione estetica o antropomorfizzazione per essere il centro e fulcro di un buon film dinosauriano. I mezzi cinematografici attuali permettono di realizzare scene di massa, scene iper-realistiche, scene al tempo stesso epiche e spettacolari semplicemente mostrando i dinosauri per quello che sono. Basta saperlo fare.

L'azione. I dinosauri non sono attori per trame psicologiche, per drammi esistenziali o per controversie verbali. I dinosauri sono una forza della natura da scatenare per generare adrenalina ed azione. I dinosauri corrono, i dinosauri saltano, i dinosauri scavano, i dinosauri attaccano, i dinosauri si difendono, i dinosauri caricano, i dinosauri abbattono, i dinosauri uccidono, i dinosauri ti uccidono. Gli eroi non devono pontificare sulla natura delle cose, né struggersi in complicate argomentazioni sul senso della vita. I dinosauri non pontificano, i dinosauri non argomentano. I dinosauri sono enormi animali di un mondo dove l'uomo non è un elemento contemplato. C'è materiale a sufficienza per un sacco di ottime scene action pure.

Un intelligente mix di realismo e buon senso. I dinosauri non sono mostri, bensì animali, per quanto in molti casi degli animali molto speciali. Ergo, un dinosauro non può mai vincere contro la tecnologia umana del XXI Secolo. Per questo, Crichton aveva escogitato la sagace soluzione dell'isola-parco in cui salta la corrente elettrica, per creare un contesto claustrofobico nel quale, anche solo per una giornata, l'uomo non può vincerla facile contro il dinosauro. Ogni qualvolta i seguiti si sono allontanati da questa saggia base, la saga è deragliata nel ridicolo, nel monster-movie e nel Marvellismo. Pertanto, se vogliamo mantenere questo necessario bilanciamento tra umano e dinosauriano abbiamo solo due opzioni:

- tornare sul contesto "piccola isola senza corrente elettrica". Ma, in tal caso, abbiamo esaurito le idee.

- trasformare il mondo intero in una "piccola isola senza corrente elettrica". Ovvero, un seguito sensato della saga deve essere improntato sul filone "post-apocalittico", dove qualche evento mondiale abbia portato l'umanità a perdere le sue armi vincenti, ovvero, un "Medioevo post-apocalittico" con dinosauri, che possiamo chiamare "Mesozoico post-apocalittico". Per quanto pacchiano possa sembrare, quindi, solo un seguito apocalittico in cui l'umanità è svantaggiata permette ai dinosauri di essere dei veri dinosauri senza risultare delle macchiette patetiche né dei mostri da fumetto.

La mia proposta è sempre la solita: ambientare il seguito tra alcuni decenni nel futuro, meglio ancora alla fine del secolo. Il cambiamento climatico può essere un buon pretesto per un mondo inaridito, torrido e inospitale per la civiltà umana, più o meno collassata per qualche causa (guerre, inaridimento, fine delle risorse), e nel quale invece la biologia dei dinosauri risulta vincente, perché meglio adatta a condizioni torride, aride, scarsamente vegetate. Ricordo a quelli che sono abituati fin da piccoli ai dinosauri nelle paludi, che i contesti tipici di molte associazioni a sauropodi sono proprio contesti semi-aridi. Ricordo a quelli poco pratici di dinosauri che il temibile ambiente popolato dalla triade Carcharodontosaurus - Spinosaurus - Bahariasaurus era un ambiente arido con temperature torride, un inferno per molti di noi. I dinosauri paiono perfettamente adatti a prosperare proprio in quegli ambienti più amati dalla cinematografia post-apocalittica: i deserti, le lande inaridite, le regioni torride. Perché non unire le due visioni in una singola storia?

Credo che uno sceneggiatore intelligente, accompagnato da una buona consulenza paleontologica, possa produrre un film avvincente, appassionante e spettacolare, senza deludere né gli amanti della saga giurassica né gli amanti dei dinosauri accurati e realistici.

Bisogna provare.


4 commenti:

  1. Come sempre, sono pienamente d'accordo con te. Se scrivessi io un reboot della saga penso avrei un approccio molto simile. E' anche perfettamente coerente con buona parte della storia iniziale del franchise. A fine secolo, con gli animali inizialmente clonati per il parco a tema che diventano specie invasive nelle zone di fatto non più abitabili per gli esseri umani, ci sarebbero i presupposti per fare quello che era riuscito a fare Spielberg nel 1993, ma anche quello che ha fatto Mad Max nel 2015: un intrattenimento spettacolare e avventuroso che non sia demenziale o idiota.

    Detto questo, il riferimento ai sauropodi nei climi aridi mi porta a fare una domanda. Da profano, immagino che i sauropodi debbano consumare quantità enormi di vegetazione per supportare i loro tassi di crescita e la loro grande mole in età adulta. Anche supponendo che la carrying capacity della vegetazione mesozoica sia più alta perché ci sono ad esempio più calorie per unità, immagino che la quantità sia comunque considerevole. D'altro canto in un ambiente arido immagino che trovare queste quantità di vegetazione non sia triviale. E' chiaro che sfugge qualcosa a me, posso chiederle una spiegazione al riguardo? Grazie!

    Gianmarco

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    1. Nota che per i sauropodi ho scritto "semi-aridi", non "deserti": la vegetazione era slerofitica (piante coriacee come conifere) in ambiente di savana. Questi animali sono associati a regioni con clima monsonico (stagione secca + stagione monsonica). Puoi fare scene "di savana" con erbivori e le classiche scene horror con predatori in zone rocciose o più desertiche.

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  2. Queste considerazioni mi riportano ancora una volta alla mente "Cadillac e dinosauri".
    -Giovanni Garbarini

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  3. Dal terzo film in poi la saga di jp è peggiorata ,non penso che riescano a risollevarla.Speriamo che esca una nuova saga che torni ad appassionarci

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