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16 novembre 2018

I 10 enigmi più controversi di Theropoda




Ieri mattina, mi sono imbattuto in una vecchia lampada di ottone che emergeva dalla sabbia della spiaggia. L’ho presa in mano, e istintivamente sono stato preso dal desiderio di spolverarla. Con mio grande sbigottimento, dalla lampada è emerso un enorme eunuco blu con accento mediorientale, il quale si è presentato come “genio della lampada”. Egli mi ha offerto la possibilità di esprimere un desiderio, ed io, ovviamente, sebbene tentato di chiedere un assegno da 100 milioni di euro, ho poi chiesto un lagerstatte a theropodi del Giurassico nell’Appennino settentrionale.

Subito dopo, però, mi sono reso conto che, sì, ok, il lagerstatte dei nostri sogni è sicuramente bello, ma in realtà avevo almeno una decina di quesiti più urgenti che avrei desiderato fossero risolti. Non potendo più chiedere altri desideri al genio, li elencherò brevemente in questo post.

Perché solo i neornithi (=Aves sensu stricto) sopravvivono all’estinzione della fine del Cretacico?
I dinosauri si estinguono alla fine del Mesozoico. A parte gli uccelli. Ma non tutti gli uccelli sopravvivono. Ad esempio, gli enantiornithi, così abbondanti e di successo nel Cretacico, non sono arrivati al Cenozoico. Eppure, a prima vista non paiono tanto diversi dagli uccelli moderni (in realtà, le differenze ci sono, ma come inserirle nella discussione sulla loro estinzione?), quindi non è chiaro come mai i primi persistano e i secondi no. Qualsiasi sia la serie di fattori che portano all’estinzione di quasi tutti i dinosauri, perché un singolo clade di aviali persistette nonostante la completa scomparsa di tutti gli altri uccelli?

Balaur: dromaeosauride, uccello, o altro?
Questa è una mia vecchia ossessione. Per quanto abbia persino pubblicato un articolo tecnico che discute nel dettaglio questo tema, e sostenga che l’ipotesi “aviale” sia migliore dell’ipotesi “dromeosauride”, la mia speranza è che sia trovato qualche altro esemplare, possibilmente con resti del cranio. Solo questo chiuderebbe definitivamente la diatriba.

Cosa diavolo è Chilesaurus?
Tra tutti i dinosauri bizzarri scoperti di recente, Chilesaurus è il più enigmatico. La sua collocazione in Dinosauria produce molta omoplasia qualunque sia la posizione scelta. Auguriamoci che prossimamente sia pubblicata una dettagliata osteologia degli esemplari noti di questo stranissimo dinosauro. E che sia scoperto qualche altro “chilesauride” che funga da collegamento evolutivo con qualche clade.

Qual è l’immediato sister-group di Theropoda (ovvero, Saurischia vs Ornithoscelida)?
In parte collegata alla precedente questione, è la controversia su quale sia la topologia basale di Dinosauria, che, tradotto nella mia lingua, si traduce con: “i theropodi sono imparentati più strettamente coi sauropodomorfi o con gli ornithischi”? Potrebbe anche esserlo ad ugual misura con entrambi (ovvero, vince la terza opzione, Phytodinosauria).

Quanti spinosauridi coesistono nel Cenomaniano del Nord Africa?
I dinosauri dell’Africa sono tra i più enigmatici e affascinanti. Purtroppo, quasi sempre noti a partire da resti isolati e controversi. In particolare, la mancanza di elementi sovrapponibili tra i vari spinosauri trovati nel Kem Kem rende difficile concludere quanti taxa siano rappresentati in quell’assemblaggio fossilifero. Nello specifico, i fossili marocchini sono la medesima specie di quelli egiziani? Sigilmassasaurus è “Spinosaurus B”? E “Spinosaurus C” è Spinosaurus aegyptiacus? Sono tutti la stessa specie? Solo nuovi scheletri ed una migliore risoluzione stratigrafica in Nord Africa possono risolvere la questione.

Spinosaurus quanto era adattato alla vita acquatica?
In parte collegata alla questione precedente, è la discussione su quale sia l’anatomia e la ecomorfologia di Spinosaurus, in particolare l’esemplare molto controverso descritto alcuni anni fa e trovato in Marocco. Spinosaurus era bipede obbligato o facoltativo, quadrupede di necessità, tripode di compromesso, semiacquatico, pienamente terrestre, nuotatore più o meno efficiente? Un vero groviglio di questioni, anche queste in larga parte irrisolte a causa della frammentarietà dei resti a disposizione.

Dove si collocano i “bahariasauridi”?
Anche questo tema è in parte legato alla completezza del record fossile africano, sebbene la recente scoperta di Gualicho ed il suo probabile sinonimo Aoniraptor, entrambi in Patagonia, abbia portato positive informazioni per il più misterioso dei cladi di Theropoda, i “bahariasauridi”. In attesa della descrizione ufficiale di Deltadromeus, anche qui non possiamo fare altro che arrovellarci sulle omoplasie di questi grandi theropodi gracili, potenzialmente affini agli elafrosaurini, ai tyrannosauroidi, ai carcharodontosauri o chissà a chi altro ancora…

Dove si collocano i megaraptori?
Altro clade enigmatico e forse legato ai bahariasauridi, sono i megaraptori. Sono allosauroidi convergenti con i coelurosauri, oppure tyrannosauroidi basali? Oppure anche in questo caso risulteranno fuori dagli schemi consolidati? In questo caso, il problema non è di preservazione (abbiamo buoni resti di questi theropodi) ma di metodo filogenetico: occorre una dettagliata filogenesi alla scala di tutto Theropoda per testare simultaneamente tutte le opzioni in gioco.

Dove si collocano gli scansoriopterygidi?
Discorso analogo, ma ristretto ai coelurosauri, è dato dagli scansoriopterygidi. In attesa di scoprire qualche scheletro abbastanza completo che non sia compresso su un singolo piano di fossilizzazione, questi aberranti micro-theropodi potenzialmente dotati di patagio mostrano uno sconcertante mix di caratteri: un cranio da oviraptorosauro basale con un corpo vagamente simile agli aviali. Attendiamo la Stele di Rosetta dei pennaraptori…

I theropodi giganti erano piumati?
Infine, il più commerciale dei quesiti: il T-Rex era piumato o squamato? In questo caso, la questione è squisitamente tafonomica: per avere traccia della pelle occorre una combinazione peculiare di condizioni deposizionali. Cambiate le condizioni e cambierà il tipo di preservazione. Fintanto che non avremo un campione ampio di casistiche, sarà difficile interpretare il record fossile della pelle nei dinosauri. E leggere in modo “letterale” i fossili noti è potenzialmente fuorviante (ed ingenuo). Le micro-squamature rinvenute in potenziali impronte di lembi di pelle in alcuni tyrannosauridi non sono sufficienti per escludere il piumaggio in questi animali, anche perché è difficile confrontare queste impronte con la pelle di animali attuali: nessun animale piumato pesa varie tonnellate, e nessun animale squamato di grandi dimensioni mostra una micro-texture irregolare come quella presente in quei fossili. Cosa stiamo osservando? Ed una volta concluso quale fosse il tegumento dei tyrannosauridi, cosa possiamo dire degli altri grandi theropodi?

8 commenti:

  1. definitivamente. sei il mio idolo

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  2. Ma perche non si cerca un lavoro vero signor Cau?

    Alessandro Nembri

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    1. Non ho bisogno di un lavoro vero, ho 100 milioni di euro.
      PS: si faccia una risata, le fa solo bene.
      :-)

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    2. Studiare reperti fossili non è un lavoro? Questa mi mancava ...

      Giuseppe B.

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  3. We need a complete scansoriopterygid in amber!

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  4. Great list! I've come up with a few focusing on the crown group...
    1. How many neornithine lineages crossed the K-Pg?
    2. How are the major neoavian groups related?
    3. Where are the Cretaceous paleognaths?
    4. Were telluravians ancestrally raptorial?
    5. What are pelagornithids?

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    1. 1. And how many survived today?
      2. This is science fiction.
      3. Somewhere in Maastrichtian Gondwana?
      4. Assuming telluravian monophyly... (I mean, see point 2).
      5. Ichthyornithiforms... :-P

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