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10 dicembre 2016

Un test sulla posizione filogenetica della coda nell’ambra



La straordinaria scoperta di un frammento di coda di dinosauro piumato conservato nell’ambra ha sicuramente stimolato l’entusiasmo e l’immaginazione di molti. Come ho scritto nel precedente post, purtroppo la preservazione delle parti ossee della coda è molto scarsa, e questo preclude una comparazione diretta con la maggioranza dei dinosauri fossili. Alcune caratteristiche generali di come dovrebbero essere queste vertebre è deducibile dalla forma generale della coda. Inoltre, per almeno tre vertebre è stato possibile stimare perlomeno le proporzioni, tra cui un rapporto lunghezza-ampiezza superiore a 3. Inoltre, pare che non ci siano elementi sviluppati dell’arco neurale né archi emali, una combinazione di fattori che porta a collocare questo frammento di coda nella parte distale della serie vertebrale. Il piumaggio è in effetti la parte più diagnostica tassonomicamente, e ciò è paradossale, dato che il piumaggio nei dinosauri mesozoici è noto solo in un gruppo ristretto di specie.

In questo post, voglio comunque fare un test filogenetico in base alle informazioni note deducibili dalle scansioni tomografiche realizzate. Anche se il mix di caratteri propende per collocare questo frammento nella regione distale della coda, ho svolto tre test, supponendo, alternativamente, che questo frammento sia collocabile nella parte prossimale, intermedia o distale della coda. Sebbene il numero di caratteri deducibili e codificabili sia molto ridotto, sarà interessante vedere se ci siano dei cladi che più di altri possono essere considerati dei candidati plausibili nei quali collocare questo esemplare.

Ecco i risultati dell’immissione dell’esemplare in Megamatrice.
 
Ipotesi 1: l’esemplare è un frammento della parte prossimale della coda.
L’analisi colloca l’esemplare in una posizione irrisolta dentro Paraves. Questa ipotesi è comunque la meno plausibile sul piano anatomico, dato che poco collima con la assenza di archi emali e la relativa proporzione allungata delle vertebre.

Ipotesi 2: l’esemplare è un frammento della parte intermedia della coda.
Anche questo test colloca l’esemplare in posizione irrisolta in Paraves.

Ipotesi 3: l’esemplare è un frammento della parte distale della coda.
Questa è l’ipotesi più plausibile per l’esemplare, data la combinazione di caratteri evidente. L’analisi colloca l’esemplare in una posizione irrisolta in Maniraptoriformes.

Pertanto, il consenso tra tutte le alternative anatomiche su quale parte della coda sia preservata, è che l’esemplare appartenga ad un maniraptoriforme. In attesa di eventuali scansioni ad alta risoluzione delle vertebre, non penso si possa andare oltre questa identificazione.

2 commenti:

  1. volevo chiedere questo : ma se nel frammento d'ambra considerato c'è un pezzo della coda, è possibile che nel giacimento da cui proviene sia rimasto il resto del corpo (almeno torace, zampe se non anche la testa) ? In tal caso chi ha trovato e documentato il reperto in questione non si è messo a cercare "il resto" ?

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    1. Tutto è possibile. Tuttavia, il pezzo di ambra fu acquistato da raccoglitori locali, i quali sicuramente non notarono subito il valore dell'esemplare. Dubito sia localizzabile un livello nel quale cercare altri pezzi (ammesso che esistano).

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