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20 marzo 2011

_Oxalaia quilombensis_ Kellner et al. 2011

Olotipo di Oxalaia in vista ventrale (scala metrica = 50 mm)
Abstract - Oxalaia quilombensis (Kellner et al. 2011) is a new large spinosaurine from the Cenomanian of Brazil based on a fused premaxillae and a fragment of maxilla. It differs from the other known spinosaurine snouts in the shape of the rosette, the presence of ventrolateral rugosities and the presence of two replacement teeth in the third alveolus (unique among theropods). Its estimate size is comparable to Spinosaurus.
Oxalaia quilombensis (Kellner et al. 2011) è basato su una coppia di premascellari fusi ed un frammento mascellare associato dal Cenomaniano del Brasile. Il premascellare mostra evidenti sinapomorfie di Spinosauridae (rosetta bulbosa, fusione dei premascellari, sette denti premascellari, marcato arretramento delle narici) e Spinosaurinae (primo dente premascellare estremamente ridotto, terzo dente premascellare molto ampio, diastema tra il quinto ed il sesto dente premascellare, assenza di denticoli nei denti). Sulla base della combinazione unica di caratteri che lo distingue dagli altri spinosauridi, e dalla presenza di alcuni caratteri unici (in particolare, una marcata rugosità ed ornamentazione delle superfici ventrolaterali del rostro e la presenza di due denti di sostituzione nel terzo alveolo premascellare), Oxalaia quilombensis è un taxon valido. Interessante, a mio avviso, la forma della rosetta premascellare in vista ventrale, intermedia tra la condizione in Baryonyx e quella negli altri spinosaurini. Confrontato con il rostro attribuito a Spinosaurus presente al Museo di Milano, si stima che l'animale fosse di dimensioni comparabili al taxon nordafricano. Oxalaia quindi conferma che almeno nella prima fase del Cretacico Superiore gli spinosaurini erano ampiamente distribuiti nella regione occidentale del Gondwana.
Bibliografia:
Kellner A.W.A. et al. , 2011.A new dinosaur (Theropoda, Spinosauridae) from the Cretaceous (Cenomanian) Alcântara Formation, Cajual Island, Brazil. An. Acad. Bras. Ciênc. vol.83, n.1, pp. 99-108.

7 commenti:

  1. La marcata rugosità del rostro può essere ricollegata ad un irrobustimento, rispetto agli altri spinosauridi? Se ciò fosse ipotizzabile, sarebbe assai interessante.
    Le raffigurazioni rappresentano Oxalaia con una cresta analoga a quella di Spinosaurus, è solo un'ipotesi dettata dall'affinità delle dimensioni?

    Comunque, ottima scoperta ed ottimo post.

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  2. I possibili motivi delle rugosità sono vari, e con un solo esemplare (per giunta così frammentario) non si può speculare molto.
    Il fatto che le rugosità siano sulla superficie ventrale potrebbe essere legato a qualche adattamento alimentare, ma di più non ha senso sbilanciarsi.
    PS: il modello di spinosauro attualmente a Piacenza ha i rostri molto rugosi... licenza artistica o preveggenza?

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  3. Anche _Baryonyx_ possiede delle rugosità sulla superficie ventromediale dei premascellari(Charig & Milner, 1997).

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  4. Surface rugostiy, which is based on irregular and parallel striations of the bone surface, occurs in almost all spinosaurid jaws. This likely corresponded to thickened dermal tissue covering the palate, or possibly a horny pad.

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  5. I agree. According to Kellner et al (2011), _Oxalaia_ shows the most developed condition among spinosaurids. It is noteworthy that the Milano spinosaurine, although larger, shows less developed rugosities than the holotype of _Oxalaia_.
    As I wrote in my first comment, in absence of a more abundant sampling of spinosaurid individuals, I prefer not to speculate much about the meaning of these structures (and their variability).

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  6. Is there plausible hypothesis to explain the absence of Spinosauroids in Argentina? Was there any kind of barrier between Northern and Southern Gondwana? Curiously, there's a putative spinosaurid in Australia...

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  7. It is possible that the absence of spinosaurids in Argentina is merely an artifact: they're found in Africa with abelisaurids and allosauroids, so, it's possible that they'll be discovered in the Patagonian formations with abeli/allosauroids.

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