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21 marzo 2010

Orrori di Letame


In numerosi post ho elogiato gli eroi della "Rivoluzione Paleontologica" Italiana, sia nell'ambito della ricerca che della divulgazione iconografica rigorosa e professionale. Ho lodato le opere di Marco Auditore, Lukas Panzarin, Davide Bonadonna, Troco e Loana Riboli, perché penso che essi meritino tutta la nostra stima. Al tempo stesso, ho fatto costante opera di divulgazione per diffondere una concezione matura dei dinosauri, concezione che si esprime anche e sopratutto nel piacere che dona un'opera scientificamente corretta e, contemporaneamente, bella, espressione di maestria tecnica, perizia estetica ed armona (ovvero, verosimiglianza con la naturalezza), senza perdere nella carica emozionante.
Potreste pensare che l'editoria nostrana segua essa stessa questi valori di rigore scientifico (aggiornato perchè sinergico con i ricercatori) e di estetica naturalistica. Purtroppo, non è così.
In questo post, mostro alcuni orribili obrobri di pessiva iconografica paleontologica. Essi non sono l'opera di qualche ragazzino cresciuto a B-movie, o fascicoli aggiornati al 1972, ma fanno parte di una collana divulgativa che è attualmente in vendita, nel 2010 di Anchiornis colorati, Velociraptor piumati e Tethyshadros. Questa pessima collana di bassa divulgazione e di ancor più bassa iconografia, mi è stata segnalata da un caro amico, che ha molto a cuore (come me) la sinergia tra buona paleontologia e buona paleoarte. Ciò che rende ancora più frustrante e avvilente questa opera, è che essa è parte di un progetto divulgativo di una importante casa editrice, la quale, evidentemente, non è minimamente in grado (vuoi per ignoranza, vuoi per scarso interesse ai veri significati dalla divulgazione) di comprendere perché il suo prodotto è scadente e fallimentare per principio. Evidentemente, l'importante è solo vendere ad un pubblico di bassa formazione e di scarsa competenza, il quale, di conseguenza, resterà di bassa formazione e di scarse esigenze verso la qualità paleontologica. Ciò, purtroppo, a tutto svantaggio di artisti qualificati come quelli citati ad inizio post.
Ora, penserete che questo sia l'ennesimo post saccente del borioso dott. Cau, esageratamente pignolo verso i dettagli delle opere paleoartistiche, incapace di apprezzare opere che non siano supervisionate da paleontologi esperti. Bene, giudicate voi stessi, se le mie impressioni sono eccessivamente dure e critiche verso queste che, a tutti gli effetti, sono delle opere di letame (per non dire altro):
Questa tavola ha tutti gli stereotipi obsoleti dei dromaeosauridi: pelle squamata, posture degli arti scorrette, mani e piedi sproporzionati, code gommose, muscoli fittizi, comportamenti surreali. Voto -1
Qui, oltre all'obsoleta ricostruzione (copia-incollata) di Scipionyx come uno pseudo-dromaeosauro squamato, c'è la grossolana riproposizione di un classico errore concettuale paleo-divulgativo, l'appiattimento del Tempo Profondo: il nostro theropode del Cretacico Inferiore è mostrato a caccia di Icarosaurus, rettile planante vissuto oltre 100 milioni di anni prima di Scipionyx! Sarebbe stato ugualmente valido mostrare Scipionyx a caccia di pipistrelli attuali... Voto... no comment.
Oltre agli errori citati prima, qui è presente anche una grossolana ignoranza verso la paleontologia dell'ultimo ventennio, dato che le "uova di Protoceratops" sono ormai da 15 anni state re-interpretate correttamente ed inequivocabilmente come di Oviraptor. Nonostante ciò, l'autore dell'obrobrio, in una palese opere di "copia-e-incolla" ha ripreso immagini di decenni fa per illustrare un'assurda scena nella quale un piccolo ceratopso con arti proiettati lateralmente (!) sguscia da un nido semi-interrato (!) durante una "battaglia" tra un ????ceratopso ed un ???"Vermilinguo"-raptor... Voto Zero Assoluto.

Infine, l'insulto finale all'intelligenza stessa dei lettori: la stessa (grossolana) immagine usata per illustrare due animali distinti.
Non commento oltre...

PS: ho mostrato alcune tra le migliori...
AGGIORNAMENTO del 23/03/10: Su GoGoDinosaurs! trovate un'altra recensione del volume in questione. 

46 commenti:

  1. Potevo giustificare tali errori per un opera di 15-20 anni fa, tuttavia se è realmente in corso d'opera fa venire leggermente i brividi. Se non sbaglio poi l'immaginde dei due Utharaptor che lottano è copiata dalla vecchia collana di fascicoli DeAgostini che avevo fatto quando ero alle elementari (quasi venti anni fa).

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  2. Ah ah ah ah la più magistrale opera paleoartistica che abbia mai visto! Davvero! Ma non paragoniamolo al letame, almeno il letame serve a concimare i campi e ci da da mangiare...

    Poi che quel sauropode venga chiamato ANCORA "Ultrasauros"...eh eh
    Io più che altro vedo un rincosauro che sbuca dall'uovo a mo' di testudine delle isole galapagos....
    COmunque anche a me non è nuova l'immagine di Utahraptor, ma ricordo dove l'ho vista.. in ogni caso il fascicolo de agostini di Utahraptor non ce l'avevo
    Certo che sarebbe sa sapere se questo libro è stato realmente pubblicato nel 2010, o se è solo l'ennesimo fossile vivente di libro... pubblicato molto tempo fa ma ancora in vendità

    Però seriamente Andrea, mi dispiace per i paleoartisti seri che hai citato in alto. Ormai la popolazione media se sarà interessata ai dinosauri andrà nel caro negozietto e trovera questa pubblicazione con un nome accattivante e dirà "Doh, proprio quello che cercavo! Un libro che parla di dinosauri... così mi istruirò un po' su di loro!"
    Opere come questa non dovrebbero essere prodotte, son una barzelletta in tutti i sensi, fanno male alla cultura e contribuiscon a far veder i dinosauri come roba per bambini... insultan autore, editore, cliente e paleontologi facenti ricerche serie sui dinosauri, come i cari pdf
    Ma la cosa peggiore è che tutto viene fatto per soldi... XD

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  3. L'opera (se vogliamo chiamarla così) è del 2010, dato che cita il nome Tethyshadros, pubblicato 3 mesi fa.

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    2. e come lo hanno rappresentato? Male, sicuramente

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  4. Grazie Andrea per la stima che dimostri per le mie opere. Se ho fatto progressi li devo ai tuoi consigli e anche a quelli di Maganuco e Dal Sasso.

    Ciao, a presto
    Loana

    (PS: parto per la Francia con le mie classi, ritorno Giovedì)

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  5. Avevo scritto anch'io un post a proposito di questo volume. Ora dovrò cambiarlo...(era un poco più pesante ;-) ). Sono terrorizzato dal numero di case nelle quali figureranno queste icastiche immagini, opere disgraziate di una disgraziata scelta editoriale. Se la DeAgostini, nella più triste delle ipotesi, avesse riciclato INTERAMENTE l'opera a fascicoli "Dinosauri" degli anni '90 (con eccellenti benchè datate opere di Sibbick e Robins, tra gli altri) ne sarebbe uscita molto meglio...
    Ho seguito con interesse l'intera raccolta per elencare tutti gli errori in un post su "Geomythologica": per 12 volumi che idealmente coprono l'intero scibile della zoologia (con vertebrati e non) c'era solo 1 supervisore scientifico...no comment...e pensare che siamo nell'era 2.0 del Net, di Wikipedia e delle immagini CC License. Un contatto on-line, 3/4 illustratori italiani di altissima caratura e almeno 3 supervisori e sarebbe venuta fuori un'opera epocale...dimenticavo: nel migliore dei mondi possibili, non qui.
    Purtroppo.

    Leo

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  6. Povero Tethyshadros, non oso immaginare come l'avranno conciato su quel libro (ma anche no, dato che oltre a fatto che è una nuovissima scoperta, è molto più facile produrre pattumiera su taxa descritti anni anni fa)
    Questo fa sorgere un'interessante domanda:
    Voglio dire, ma i taxa cui le descrizioni son uscite negli anni 2000, come son stati raffigurati? Intendo: a parte Scipionyx, tutti i taxa che hai mostrato appartengon alla "vecchia" generazione paleontologica... intendo quel gruppo di taxa descritti fino agli anni 90... e quindi a quel tempo posson esser state fatte concezioni ora inaccurate di quei taxon... es. Utahraptor, la maggior parte delle scoperte sulla rivoluzione dei dromeosauridi è stata dopo la sua descrizioen... quindi c'èra un tempo in cui le sue ricostruzioni eran basate sulle conoscienze datate, e quindi eran per forza sbagliate. Invece taxa nuovi... per esempio, E' IMPOSSIBILE (per definizione) raffigurar Austroraptor e Microraptor squamati, dato che oltre al fatto che i loro esemplari scoperti conservassero penne, entrambi sti dromeosauridi son stati descritti e ricostruiti DOPO la rivoluzione paleontologica sulle piume... quindi non posson esser stati disegnati ai tempi delle ricostruzione obsolete...
    Sarebbe interessante veder come son raffigurati Austroraptor, Microraptor, Gigantoraptor, Mapusaurus... dato che appartengon tutti a un'"epoca" nella quale alcuni errori nelle ricostruzioni di pubblicazioni scientifiche (dalle quali le opere copia-incolla son appunto "ricopiate") sarebbero state impossibili.... Voglio proprio veder se han "levato" le piume a Microraptor... in quanto invece a Utahraptor è possibile copiar disegni degli anni 90... mentre per Austroraptor è impossibile trovar immagini senza penne... te le devi inventar tu... perchè non esistono. Certo, poi è possibile anche che si sian inventati Austroraptor squamosi che si arrampican sugli alberi... Peccato

    Ma non potrebbe darsi che magari i disegni son stati fatti in tempi antichi e poi appunto incollati su quest'opera, pensando "mettiamo pure ste figure, tanto in 10 anni i dinosauri non saran cambiati più di tanto..."?
    Ovviamente questo non giustificherebbe tali mostruosità...

    PS
    Buon viaggio a Loana :P!

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  7. Andrea, hai visto il mio post? ._.

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  8. Sì, ma non ho l'opera intera per poter controllare.

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  9. Ho avuto la sfortuna di comprare quel libro in foto ovviamente inconsapevole di ciò che mi sarei trovato davanti . Dopo aver sfogliato tutto il libro ho detto hai miei che le "opere" facevano C-A-G-A-R-E (scusatemi per la parola usata) e la maggior parte dei dati (se così si possono chiamare)sembravano stati scritti dal classico bimbominkia . Sempre su un'altro libro ho trovato una tavola orribile di Spinosaurus , muso da Allosaurus , mani molto strane , piedi ultra-bizzarri , coda fin troppo corta ma la cosa che mi ha lasciato :O erano i dati , Andrea percaso qualcuno ha mai sparato Spinosaurus lungo fino a 20 mt. e pesante fino a 15 t. (!) , per non parlare di Tyrannosaurus , non avevo letto niente , mi è bastato guardare quella schifezza chiamata opera per farmi chiudere il libro x sempre . Io mi chiedo ma come è possibile ??? Per i voti che hai dato alle tavole , la prima io gli avrei dato -1000000000,
    a quella del Protoceratops devo dire che 0 assoluto è stato mooolto generoso , infine l'ultima è meglio risparmiare fiato.

    PS: ho avuto l'impressione che alcuni dati gli hanno presi da Wikiedia....

    Cristian

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    1. A proposito di spinosaurus: sai come lo hanno rappresentato quelli che hanno fatto dinosaur king?
      Collo e testa da velociraptor, coda da sauropode, zampe anteriori corte (nello spinosauro sono lunghe), insomma, anche le serie animate li rappresentano male, ma proprio male! Come si può insultare così il mio dinosauro preferito!?!?!?!?!?

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    3. Antonio, non puoi pretendere che qualcuno risponda ad una domanda per un post scritto 3 anni fa. Cerca di moderare tono e modi, grazie.
      Inoltre, onestamente non penso che a qualcuno interessi parlare di questo "dinosaur king" che citi. Sinceramente, non so nemmeno cosa sia (né mi interessa saperlo).

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    4. Ehm, scusami tanto per il carattere infantile con cui mi sono rivolto, comunque è un bene che non guardi neanche per un secondo questo videogioco giapponese, è un gigantesco insulto al mondo dei dinosauri

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    5. Antonio, questo blog parla di paleontologia, non di videogiochi (ed io non sono mai stato appassionato di videogiochi, nemmeno ai mie tempi del Nintendo 8 bit).

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    7. A dir la verità la cosa è un pochino più complessa: dopo il videogame, i giapponesi hanno fatto una serie animata chiamata dinosaur king e hanno fatto i dinosauri uguali al videogioco. Ora, considerando che questo cartone animato è più o meno visto in tutto il mondo, possiamo ben capire che tante giovani menti rimarrebbero corrotte dall'idea di dinosauri ricostruiti molto male e capiranno che le ricostruzioni di quei dinosauri sono realistiche e ben fatte!
      E' come se a un bambino fin dalla nascita gli dici che 2+2 fa 5. Risultato? Per tutta la vita ,a meno che una persona competente non lo corregga, quel bambino penserà che 2+2 fa 5! Quindi la cosa è un pochino più seria caro Andrea, ma criticami pure se il mio bel discorso è stupido!

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    8. A proposito, stavolta il problema riguarda un libro di paleontologia chiamato "dinosauri dalla A alla Z". HO ANCORA IL TERRORE! La cosa più orribile di queto libro, è il coleophysis, che hanno rappresentato piuttosto come un gallimimus.
      Passiamo alle informazioni: FANNO SCHIFO! Andrea, chi la ha mai sparata di un coleophysis alto 2 m? Praticamente il piccolo antenato dei dinosauri è diventato un mostro addirittura più alto di un uomo! PER NON PARLARE DELLA CLASSIFICAZIONE A SE STANTE DEL NANOTYRANNUS!

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    9. A proposito di "terrore", che dire dei commentatori dei blog che criticano i libri ma poi scrivono "coleophysis" per ben due volte (quindi non è un errore di battutura, si chiama proprio così), e conoscono un fantomatico "piccolo antenato dei dinosauri" che nessun altro conosce?
      :-S

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    11. Menzionare i commenti altrui a tuo avviso meritevoli di critica non assolve il tuo dal ricevere critica.
      Antonio, evita di scrivere commenti che meritano una critica e non riceverai una critica.

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    12. Già, ho anch'io quel libro.... dove sono presenti anche i due Utahraptor in posizione assurda illustrati in questo stesso articolo... in realtà se proprio bisogna dirla tutta, del libro ne è uscita una seconda versione con illustrazioni ed informazioni molto migliori delle originali, sono d'accordo sulla critica dei Co"le"ophysis che anche a me fanno letteralmente venire i brividi (specialmente per quanto riguarda il capo) ma stai tranquillo che nella nuova versione è tutto revisionato (Compresi i Dromeosauridi finalmente piumati).

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    13. Grazie.
      Comunque Andrea: cosa c'era di sbagliato nel mio commento (non quello in cui ho fatto vedere quello di un Anonimo)?

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    14. Ho capito che coelophisis l'avevo scritto sbagliato, ma per le dimensioni? Era comunque un piccolo animale, giusto?

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  10. Fabrizio , sono assolutamente d'accordo con quello che hai detto . Soprattutto la frase "non paragoniamola al letame" , superfluo aggiungere che anche a me dispiace per i grandi paleoartisti . Probabilmente trovare un libro con tavole decenti e dati esatti sarà impossibile , forse un giorno un miracolo.....

    Cristian

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  11. @Cristian
    Lo Spinosaurus lungo 20 m potrebbe esser una modifica della stima della sue lunghezza di 16-18 m data da dal sasso, maganuco, buffetaut e mendez nel 2005 nel loro famoso articolo sul cranio incompleto di spinosaurus di milano chiamato MSNM V4047
    O magari si son basati (ma non credo) su quello che chiaman al "leggendario" Tucson Rock show, che "dovrebbe esser una mascella parziale che dovrebbe appartener a un cranio lungo 2,5 m, che darebbe uno spinosaurus lungo 25 m!
    (Tucson Rock show) (~25 m?) partial jaw (skull ~2500 mm?) (Krzic pers. comm., 2003)
    (private coll.) skull (Krzic pers. comm., 2003)
    Ma in ogni caso, non tener conto di questi dati che al 99% son esagerazioni e non ci son prove: un po' come alcuni criptidi ;)

    Sul peso (o più correttamente, massa), nel 2007 therrien ed henderson han stimato un peso per spinosaurus tra 12 e 21 t (Ogni altro grande teropode è stato stimato da loro ad esser molto più pesante)! 0_°. Ma è opinione diffusa che queste stime sian troppo alte e quindi incorrette
    Puoi legger il riassunto del loro articolo quì (e a 14 anni dovresti capir bene l'inglese ;))
    http://www.bioone.org/doi/abs/10.1671/0272-4634%282007%2927%5B108%3AMTIBTY%5D2.0.CO%3B2
    O senno cerca "MY THEROPOD IS BIGGER THAN YOURS … OR NOT: ESTIMATING BODY SIZE FROM SKULL LENGTH IN THEROPODS"

    Comunque penso che scriver libri sui dinosauri sia inutile, perchè tanto i dati saran destinati a cambiare, e ogni libro diventerà inevitabilmente obsoleto prima o poi. Lo stesso si applica alle figure. Al massimo un libro può esser utile per i bambini che inizian ad appassionarsi alla preistoria
    Meglio internet, che si rinnova automaticamente

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  12. Scrivere un libro sui dinosauri non è inutile, se si sa scrivere bene. Se io scrivessi un libro sui dinosauri non creerei l'ennesima dispensa di numeri e dimensioni e altre nozioni. Il libro che mi immagino non sarebbe un libro per bambini.

    Internet si rinnova, ma perpetua anche molti errori.

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    1. Ciao Andrea, volevo farti una domanda: perché, ovunque tu vada, puoi trovare immagini di Paleoart in cui puoi trovare, per esempio,un triceratopo che mangia una carcassa?
      Me lo domando perché a me pare impossibile una cosa del genere!
      Un sito in cui ho trovato queste cose è questo (scusate l'italiano, forse)
      http://www.deviantart.com/morelikethis/193862830?offset=285

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    3. Onestamente, ritengo un Triceratops onnivoro e quindi anche saprofago molto più plausibile di un branco coordinato di Deinonychus che va a caccia.
      Ti pare impossibile?
      Allora per te anche questo è impossibile: http://www.youtube.com/watch?v=sQOQdBLHrLk

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    4. O MIO DIO! TRICERATOPO ERA ANCHE UN CARNIVORO!?!?!?!?!?
      (shok)
      Comunque ho letto il tuo post sul deinonychus, e ti credo.
      Secondo te anche muttaburrasaurus era onnivoro?

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    5. Lascia il tuo dio, i tuoi shock e le esclamazioni in maiuscolo fuori da questo blog...
      Non ho scritto che "Triceratops era anche carnivoro", ho scritto che l'ipotesi che fosse onnivoro (e quindi anche carnivoro) la ritengo del tutto plausibile. La plausibilità non è una dichiarazione di certezza. La certezza proviene da eventuali prove fossili (ad esempio, uno scheletro di Triceratops articolato con all'interno della cavità addominale ossa semi-digerite).
      Lo stesso vale per Muttaburrasaurus (ma perché proprio Muttaburrasaurus?) e per qualsiasi altro dinosauro.
      Come mostra il video che ho linkato, molti animali viventi che la maggioranza delle persone ritiene "erbivori" di fatto sono onnivori.
      Nei rettili la condizione di "erbivoro puro" è molto rara, quindi non c'è nulla di strano a ipotizzare che anche tra i dinosauri la maggioranza delle specie considerate tradizionalmente "erbivori" fossero invece onnivore.

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    6. Ok, scusa il disturbo.
      Comunque ho scelto muttaburrasaurus perché l'ho preso sempre dal sito che ti ho messo nel commento.

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  13. Scrivere buoni libri divulgativi non è inutile, è necessario.
    Il libro è lo strumento principe che mette in contatto le persone con un argomento, è una forma di supporto per le informazioni più esaustiva e strutturata della rete, anche (a livello divulgativo) più autorevole e controllata, un oggetto che si può regalare, comprare, consultare o lasciare ad impolverare sulla libreria.
    Inoltre un bel disegno, stampato bene e su una carta di qualità, impaginato a dovere, potrà anche diventare scientificamente inesatto ma resterà sempre un bel disegno, di qualità superiore alla medesima tavola che trovi in un sito, ed oltretutto più facile da consultare.
    Un bel libro potrebbe far venire la curiosità per la paleontolgia ad un bambino anche trent'anni dopo la sua pubblicazione.

    Il punto però è che quello che serve è un libro "problematizzato", presumibilmente scritto a più mani e multi disciplinare (geologia-paleontologia-biologia evolutiva) che non faccia il solito elenco delle specie e le solite descrizioni stereotipate del paesaggio mesozoico.

    Sognamo per qualche secondo.
    Se fossi un editore chiederei un libro sui dinosauri e il mesozoico, che spieghi che cos'è la cladistica, faccia degli esempi di equilibrio punteggiato e una presentazione del neodarwinismo, presenti il dibattito sull'evento K-T (e le estinzioni di massa), le branche della paleontologia e della geologia ecc. ecc.
    Inoltre dovrebbe comprendere le basi scientifiche su cui si basano paleontologia e geologia (la spiegazione del tempo profondo però a parte, perchè è ormai standard, ad alla decima rilettura stufa), faccia un breve sunto di storia della scienza, facendo comprendere che molte delle cose che oggi diamo per scontato sono destinate ad essere messe in discussione, mentre il metodo resterà.
    Poi magari, usando un gioco di scala (tipico artificio degli storici, per tornare al dibattito storia-storia naturale) presenti alcuni siti memici per perido in modo dettagliato, con illustrazioni up-to-date e belle oltre a qualche fotografia dei reperti, descrivendo alcune specie, come sono state scoperte, quali sono le peculiarità di quel sito di ricerca, chi lo ha studiato, come si è sviluppato il dibattito attorno a quelle scoperete ecc.
    Inoltre, possibilmente, il libro non si dovrebbe limitare ai dinosauri, ma incuriosica sulla scienza, e nella parte paleontologica faccia vedere anche ammoniti, pesci, cronodonti, mammiferi, tetrapodi di ogni foggia e dimensione; sfruttando magari, campanilisticamente, i siti italiani che, avari di dinosauri, sono ricchi, ad esempio, di tetrapodi triassici.
    Esistono molti libri di questo tipo, la mia biblioteca ne è piena, anche se sono molto datati, spesso figli della rivoluzione anni '80.
    Però un buon libro divulgativo, che presenta scientificamente un dibattito scientifico, cioè che spieghi anche il metodo, non invecchia mai del tutto.
    Dal punto di vista grafico il buon vecchio Dinosaur global wiew potrebbe essere preso a modello.

    I punti sono però: qualcuno si imbarcherebbe, in Italia, in un operà così complessa, e, non meno importante, con le nostre case editrici, generalmente in mano a farabutti, chi mai rischierebbe di lanciarsi in un opera così ambiziosa?
    Nel caso lo facciate mi offro volontario come corretore di bozze.

    Scusate la foga, ma faccio anche il libraio part time e vendo solo libri di dinosauri al limite della schifezza totale.
    Erodoto

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  14. Perchè non lo scrivi tu allora, dato che molta gente ha già commentato positivamente i tuoi post e ha detto che ogni lettore intelligente apprezzerebbe i tuoi lavori? E i tuoi post son davvero belli, sul serio. Come ha detto jan, "sarebbero apprezzati da ogni lettore in grado di pensare"
    Ho visto il libro di naish per bambini "Dinosaurs Life Size" e il "Know It All" (la cui sezione fatta da naish è credo abbastanza buona e che istruira le generazioni nate ora sui dinosauri, per aver palaeontologi futuri (ma non credo comunque...)
    E poi, scriver libri sui dinosauri non è inutile SE si sa sacrivere bene. Ma peccato che nessuno sa scrivere bene, quelli che sanno farlo o non hanno voglia o chissa per quali motivi non lo fanno, e quelli che hanno voglia ma non son capaci lo fanno con conseguenze disastrose (per la conoscienze, ma per loro le conseguenze son buone!)
    Quando dico l'inutilità mi riferisco al fatto che purtroppo ogni cosa è destinata a diventar obsoleta, specialmente la carta, che si altera. E poi un libro sui dinosauri HA LO STEROTIPO penetrato nelle vene della gente che sia un libro per bambini
    Il "predatory dinosaurs of the world" saraà pure una perla storica ma ormai è irrimediabilmente obsoleto e non credo lo comprerei se lo vedessi in giro
    Tanto per cominciare, credo che un buon libro (andando di manica larga, perchè a mio parere i libri scientifici non dobrebbero neanche esistere) NON si debbe chiamare "Libro sui dinosauri" o cose simili, perchè così non si fa altro che continuar con sti dinosauri che ormai la gente ce l'ha fissato nella testa che son cose per bambini. E neanche "La storia della preistoria..." o altre cazzate come questa. Dovrebber far molti più libri sui tetrapodi preistorici (non dinosauri non aviani, ovvio!) e insetti, o ammoniti, e pesci... ma forse sarebbe inutile lo stesso
    Alla fine il vero scopo di un libro (e di qualunque altra cosa messa sul mercato) è guadagnare soldi, e per quello credo che il caro orrore di letame riportato sopra abbia compiuto il proprio incarico
    Ma tanto siamo nell'era digitale, per cui i libri han fatto il loro tempo...

    Anzi, a mio parere la cosa migliore da far sarebbe vender in giro copie stampate degli ORIGINALI articoli scientifici, magari distribuiendole in pacchi contenentene un certo numero nelle lbrerie o nelle edicole. Non solo gli articoli scientifici sugli animali, ma quelli su tutte le scienze (anche se qua è impossibile). Con le stesse copertine delle riviste originali, cosicchè sian liberalmente disponibili e soprattutto accattivanti per l'occhio. Quanto mi piacerebbe veder copie di nature o pnas in giro (e facilmente accessibili dal pubblico medio). Poi ci vorrebbe anche una buona promozione... ma ci vorrebbero molti soldi credo. E ci son cose più urgenti e migliori in cui investir i soldi, per cui non credo sia una scelta saggia

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  15. Un'altra cose bella che però non credo succederà (presto) è la gratuizzazione degli articoli...
    Ricordo che dicevi "Si può fare una ricerca in rete e trovare con la STESSA facilità un articolo in .pdf sulla OSTEOLOGIA del cranio di Citipati o una pagina di.... Aaaaaaghhhhh!... Wikipedia sul medesimo theropode (lascio al lettore indovinare qualle dei due link aprirei), oppure una pagina ancora meno scientifica in cui si perpetuano concezioni obsolete vecchie di decenni (purtoppo è così...)
    Come cavolo fa il lettore medio ad ottener quel pdf se quel dannato sito bioone dice "Currently you do not have access to this article, please Log in or see options below" se provo a cliccar su "pdf"? E se poi mi loggo devo pure pagare o altre mostruosità simili... La facilità non è assolutamente la stessa... è molto più facil apri wikipedia (inglese o italiana... l'inglese almeno è una buona base per iniziare) dato che è fra i primissimi risultati, e l'italiano medio non sa che la divulgazione paleontologica in italia fa schifo
    Per trovar quell'articolo pdf GRATIS devo digitar "Cranial Anatomy of Citipati osmolskae (Theropoda, Oviraptorosauria), and a Reinterpretation of the Holotype of Oviraptor philoceratops PDF" una cosa che all'italiano medio sicuramente non passa per la testa nemmeno che esista, e poi l'italiano medio non sa l'inglese, per cui anche se lo trova (quasi impossibile), non lo capisce. Poi quando legge la parola "osteology" l'italiano medio si spaventa a causa del tecnicismo e cambia sito (e va su http://web.tiscali.it/dinosauriweb/ :))
    Per questo dico "W plos e acta palaeontologica polonica!"
    Sappi che fino a quando mi hai inviato il pdf di kemkemia 1 anno fa non sapevo neanche che sti articoli scientifici esistessero! Credevo che a scriver wiki english fossero i veri paleontologi, e 2 anni fa credevo la stessa cosa di wiki ita

    Per una buona divulgazione, direi... meno libri, più copie di articoli scientifici in giro (possibilmente gratis, senno vanno bene anche a un prezzo non troppo costoso) ed eliminazione dei libri vecchi e dei siti vecchi che stanno in giro, nei negozi e nel web

    PS
    Ho letto sol ora il bel commento di erodoto... direi che un libro (evabbe) divulgativo INCENTRATO sugli anfibi preistorici non sarebbe niente male
    Incentrato, non avente come contorno gli anfibi preistorici... così la paleontologia sarebbe conosciuta di più nella sua interezza, e non solo in quegli stupidi mostri giganti e sanguinari che vengon chiamati dinosauri

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  16. Fabrizio, tu hai una visione un po' distorta della realtà editoriale. Forse, crescendo imparerai a ponderare le opinioni prima di scrivere le tue "perle di saggezza".

    Gli articoli scientifici sono troppo tecnici per il tuo fantomatico "italiano medio". Essi sono rivolti ad un lettore con una formazione scientifica molto alta e specifica. Per questo, mi fa ridere l'idea che l'italiano "medio" o un ragazzo di 17-18 anni che al massimo fa la 4 superiore se li legga. Dubito profondamente che ne capirebbe la metà della metà dei concetti, dei metodi, del linguaggio, e che sappia fare tesoro di ciò che nell'articolo è scritto. Ovviamente, se qualcuno mi chiede l'articolo su Kemkemia, io lo invio con piacere, anche se non so sempre se quella persona ha la competenza per capire tutto ciò che c'è nell'articolo... diciamo che spero che sia così.

    Leggere un articolo tecnico-scientifico senza avere una competenza sulla materia (ad esempio, una laurea in quel campo, o decenni di studio serio alle spalle) è inutile come cercare di bere con la forchetta.
    Competenza in materia NON significa nozionismo in materia. Leggere 1000 articoli non rende paleontologi. La conoscenza è ben altro che avere un super-archivio-di-pdf...

    Per permettere a tutti gli uomini di buona volontà, anche i non-esperti nella materia, di conoscere la scienza esistono gli articoli diculgativi ed i libri di divulgazione. Per divulgazione intendo riviste scientifiche divulgative (come Le Scienze) e libri scritti dai ricercatori ma rivolti al pubblico (come "Dal Big bang ai Buchi Neri" di Hawking). Io non leggo mai articoli scientifici di materie estranee alla mia, perché capirei meno della metà di quello che c'è scritto là. Quando voglio informarmi su astronomia, archeologia o altre materie che non sono "la mia", leggo libri e articoli divulgativi.

    Diffondere articoli scientifici tra persone che non hanno la formazione necessaria per leggerli è solo uno spreco di carta.
    Infine, se uno è davvero interessato trova i modi ed i mezzi per reperire gli articoli: ci sono le biblioteche delle università da cui è possibile scaricare o fotocopiare articoli non reperibili dalla rete o da riviste a cui tale università è abbonata, si può scrivere all'autore per farsi inviare il pdf, ecc...

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  17. Fabrizio un buon libro di divulgazione serve proprio per permettere a chi non ha competenze, di comprendere i termini generali (non necessariamente superficiali) di un argomento.
    Comunque "L'origine delle specie", per fare un esempio, era un libro comprensibile per tutte le persone colte dell'epoca, e proprio per questo ha avuto un enorme impatto culturale.
    L'evoluzione e la scienza sono materie dall'enorme peso nel dibatitto pubblico, politico e culturale, non possono e non devono rimanere confinate nell'università.
    Uno dei doveri della scienza, dai tempi di Galileo, è quello di combattere l'ignoranza dovunque essa sia (per questo Galilei scriveva anche in volgare).
    Un buon libro di divulgazione combatte l'ignoranza, per esempio cercando di far capire che cos'è l'evoluzione o impedendo che si confonda un dimetrodonte con un dinosauro.

    Un libro ha una capcità di penetrazione sociale enormemente superiori ad un sito, un blog o quant'altro, credo di non sbagliare se affermo che quasi tutti i lettori di questo blog hanno prima letto libri sulla preistoria e solo in un secondo momento hanno cominciato a leggere blog.
    Oltretutto la rete è il regno del pressapochismo e del superficiale, un regno dell'incontrollato, con poche isole felici.

    (continua)

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  18. (prosegue)

    Ciò che distingue un libro di divulgazione da un "orrore di letame" non è solo la modernità e l'accuratezza delle ricostruzioni, l'aggiornamento delle ricerche o l'amore per il dettaglio (tutte cose sacrosante) ma la scienza. Ovvero un vero libro divulgativo cerca di portare alle persone i problemi che la scienza sviluppa, i suoi metodi, il modo di ragionare, oltre a mantenere alcune caratteristiche (le note, la bibliografia...) che distinguono un'opera professionale da una dilettantistica.

    Un buon libro non si misura nelle risposte che da, ma nelle domande che riesce a porre, le risposte cambiano, le domande restano. Oltreutto le grandi scoperte non restano valide per pochi anni o mesi: la cladistica esiste dalla fine degli anni '40, la tettonica a zolle è uscita dal cesto delle bizzarie solo alla fine degli anni '50. La stratigrafia e l'attualismo sono scoperte di fine settecento mentre l'evoluzione è della metà dell' '800.

    Un libro non va solo scritto, bisogna trovare qualcuno che sia disposto a stamparlo, oggi questo avviene solo se l'editore pensa di avere un ritorno economico (solo vent'anni fa alcuni libri erano stampati per la gloria sperando di non andare troppo in perdita).
    Gli articoli sono a pagamento perchè esistono dei costi fissi che vanno ammortizzati, è possibile che internet abbassi o annulli il costo degli articoli, ma apprezzo il paragone di Cau, per me leggere certi articoli è come bere l'acqua con la forchetta.

    All'ultima fiera del libro di Torino, in due bancarelle contigue, c'era un settore biologia-evoluzione. Una delle due case editrici presentava una biografia ragionata-catalogo su Darwin di Niles Eldredge (2009), l'altra l'ultimo libro di Simpson di inizio anni '80.
    Ovviamente ho comprato la prima e non la seconda, mi spiace non che il libro di Simpson sia ristampato (è un gran libro divulgativo sul neodarwinismo), quanto che quella nota casa editrice non avesse nulla di più aggiornato inserendo un testo datato tra le novità. Non è però un "orrore di letame", è solo un bel libro datato.

    Tutti i problemi di palontologia, evoluzione e geologia possono essere divulgati partendo da un qualsiasi punto, i pesci del Devoniano o i mammiferi dell'Eocene vanno altrettanto bene rispetto ai Dinosauri del Cretaceo. Un libro sui dinosauri (o sul Pleistocene) ha più possibilità di arrivare al pubblico perchè è più "spettacolare" e può diffondersi ed incontrare gli interessi di un editore.

    Poichè la scienza è utile se arriva a contaminare la società un libro divulgativo, persino un libro ormai datato come quello di Simpson, è utile e necessario.

    Erodoto

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  19. il più grande orrore immondo orribile schifoso inguardabile (e potrei continuare per ore e ore...) è senza dubbio questo:
    http://www.google.it/imgres?hl=it&safe=active&biw=1024&bih=596&tbm=isch&tbnid=_pCohgZgM59i6M:&imgrefurl=http://chasmosaurs.blogspot.com/2011/09/terrible-90s-dromaeosaur-face-off-round.html&docid=2cc0CK0z0eOQHM&imgurl=http://2.bp.blogspot.com/-nA7wdEqnM8o/Tnit99tQ1eI/AAAAAAAAARQ/hse68VOAtYM/s1600/Raptor.jpg&w=700&h=357&ei=9f1SUdGOI4j6PPHTgJgG&zoom=1&iact=hc&vpx=2&vpy=274&dur=391&hovh=160&hovw=315&tx=127&ty=101&page=4&tbnh=131&tbnw=258&start=62&ndsp=21&ved=1t:429,r:72,s:0,i:304
    SEMPLICEMENTE INIMMAGINABILE! E pensare che si trova nella SECONDA pagina di google immagini se vi si digita "Velociraptor"...

    RispondiElimina
  20. E poi quest'immagine maledetta che continua a ritornare insistentemente nei libri divulgativi ogni qualvolta con un nome diverso! Insomma, decidetevi! Cosa volete che sia questo coso?? Un Allosaurus, un Tyrannosaurus, un Saltriosaurus, un Giganotosaurus, un Megalosaurus, COSA?!?
    http://www.google.it/imgres?um=1&hl=it&safe=active&rls=com.microsoft:it:IE-Address&rlz=1I7RNRB_itIT500&biw=1024&bih=596&tbm=isch&tbnid=ntrbqUsy1rnZ-M:&imgrefurl=http://library.thinkquest.org/C005824/gallery.html&docid=CPMj6uItpl9uaM&imgurl=http://library.thinkquest.org/C005824/gallery/Tucciarone/cretace.jpg&w=500&h=359&ei=nQBTUfelC4jJPLK3gIAM&zoom=1&iact=hc&vpx=522&vpy=64&dur=281&hovh=190&hovw=265&tx=105&ty=142&page=3&tbnh=142&tbnw=223&start=36&ndsp=20&ved=1t:429,r:39,s:0,i:201

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    1. Joe Tucciarone (l'autore dell'immagine) l'ha originariamente concepito come un Tyrannosaurus durante l'estinzione di massa, ma su i miei (pochi) libri non l'ho mai vista.

      http://www.joetucciarone.com/cretace.html

      Quanto al libro, le illustrazioni sono abbastanza datate. Basta vedere Utahraptor e Velociraptor implumi per avere la conferma dell'opera che si sta leggendo.

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  21. Andrea, volevo togliermi un fastidioso dubbio che ho sulla questione della coda flessibile dei dromeosauridi: in quell'illustrazione di Utahraptor, oltre a tutti gli altri difetti citati, menzioni appunto la coda "gommosa". In un post (http://theropoda.blogspot.it/2010/01/chiudi-gli-occhi-e-pensa-velociraptor.html) ricordo anche che criticasti la ricostruzione di Prolagus per il fatto che aveva una coda eccessivamente flessa. A quanto mi risulta conosciamo ben DUE esemplari di Velociraptor (GI 100/25 e IGM 100/986) conservati tafonomicamente in una posizione che mostra appunto una coda "gommosa" o comunque molto flessa. Ciò prova forse che in realtà i dromeosauridi (o almeno quelli di grado velociraptorino, al contrario di taxa più derivati come Yurgovuchia che mostrano uno scheletro assiale irrigidito, o dei microraptori, che sono più piccoli e possiedono processi muscolari ben sviluppati) fossero davvero capaci di assumere tali posizioni e che quindi dovremmo accettare di più questo tipo di ricostruzione paleoartistica?

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    1. L'obiezione alla coda disegnata da Prolagus non ha nulla a che vedere con il discorso che fai tu. Se riguardi il suo disegno ancora linkato nel post che citi, vedrai che ha disegnato una coda a forma di "L", che si piega di 90° a livello delle primissime 2-3 caudali, mentre il resto della coda è dritto come una barra... tale ricostruzione richiederebbe che la coda sia spezzata a livello della flessione e rigidissima nel resto.

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