Pagine

30 settembre 2008

Unquillosaurus ceibali Powell, 1979... strano o straniero?

Nel 1979, Powell descrisse un pube di teropode di media taglia (lunghezza 51 cm, che è simile alle taglie di Dilophosaurus ed Achillobator) dal Maastrichtiano dell’Argentina nordoccidentale che, per le inusuali caratteristiche presenti, permise di istituire il nuovo taxon Unquillosaurus ceibali.

Fino al 2004, questo teropode ha ricevuto scarso interesse, essendo classificato come un Carnosauria incertae sedis. Tuttavia, la collocazione geografica e l’età del fossile porterebbero a dubitare di tale attribuzione. Difatti, recentemente Novas & Agnolin (2004) hanno rivalutato questo pube, attribuendolo, sulla base della morfologia, a Maniraptora.

Prima di analizzare nel dettaglio l’eventuale collocazione in Maniraptora, dico subito che io dissento da parte dell’identificazione anatomica di Novas & Agnolin (2004). Essi ritengono che l’unico esemplare noto sia un pube sinistro: sulla base di tale identificazione, l’osso risulta anomalo e quindi altamente apomorfico, dato che presenterebbe una cresta laterale che decorre lungo buona parte dell’osso, la superficie laterale del piede pubico rugosa, assenza di mensole emipubiche (“pubic apron”) e assenza di sinfisi pubica. Considerando due fattori (la grande taglia e la presenza di un cospicuo piede pubico), l’assenza di sinfisi pubica e mensole mediali, per quanto non impossibile, appare dubbia. Come hanno già sottolineato altri prima di me (vedi M. Mortimer su Theropod Database), una identificazione più plausibile sarebbe che l’esemplare sia un pube destro (e non sinistro), e che, pertanto, le superfici mediali e laterali proposte da Novas & Agnolin (2004) siano da invertire. Io seguo questa interpretazione per le codifiche effettuate in Megamatrice: così facendo, Unquillosaurus è meno bizzarro, presentando una sinfisi pubica (le rugosità laterali del piede pubico secondo Novas & Agnolin) ed un cospicuo grembiule pubico (la cresta laterale secondo Novas & Agnolin).

Il risultato di questa ipotesi, immessa in Megamatrice, è estremamente interessante (Adams consensus, ovvero, posizionando provvisoriamente i taxa con più posizioni alternative egualmente parsimoniose nel nodo più ristretto contenente tutte quelle alternative): Unquillosaurus ha una posizione stabile in Maniraptora, risultando un Dromaeosauridae Dreomaeosaurinae più derivato di Deinonychus ma esterno al nodo comprendente Luanchuanraptor ed i dromaeosaurini più derivati. Che Unquillosaurus risulti un DromaeosauriDae non mi stupisce, data la somiglianza con Unenlagia, Achillobator e Luanchuanraptor. Data la collocazione geografica, mi sarei aspettato di vederlo interno ad Unenlaginae, non certo all’interno di un clade, DromaeosauriNae (attenzione ai suffissi!), formato esclusivamente da forme laurasiatiche. Effettivamente, non mi stupirei se futuri ritrovamenti avvalorassero uno status unenlagino, dato che l’unico carattere che sostiene la posizione più derivata di quella di Deinonychus (accomunandolo a Achillobator, Utahraptor e Luanchuanraptor) è la presenza di un’ampia mensola mediale emipubica, estesa per più di metà pube: questo carattere è presente convergentemente anche in Unenlagia. Unquillosaurus è esterno al gruppo dei dromaeosaurini più derivati in quanto è opistopubico (come Deinonychus, Velociraptor e altri dromaeosauridi laurasiatici più basali) e non ortopubico/mesopubico (come Achillobator, Utahraptor e Luanchuanraptor).

Per ora, l’ipotesi dromaesaurina è lievemente più parsimoniosa di quella unenlagina, ma non escludo che ciò sia influenzato dal ridotto numero di caratteri codificabili per Unquillosaurus (attendiamo nuovi resti per effettuare analisi più robuste). Pertanto, sebbene mi attiri molto l’idea che Unquillosaurus sia un grande Dromaeosaurinae, discendente da immigrati dal Laurasia (ipotesi non così azzardata, considerando l’eventualità di un interscambio faunistico tardo-Cretacico tra Sudamerica e Laurasia, già ipotizzato per Mononykinae, Avisauridae e alcuni ornitischi), non si deve escludere la possibilità che esso sia un “gondwaniano DOC”, un Unenlaginae di grande taglia: in particolare, esso (o un suo parente stretto) potrebbe essere il proprietario dei resti di un probabile unenlagino gigante descritti brevemente da Novas et al. (2004).

Bibliografia:

Novas, F. E. & Agnolin, F. L. 2004 - Unquillosaurus ceibali Powell, a giant maniraptoran (Dinosauria, Theropoda) from the Late Cretaceous of Argentina. Rev. Mus. Argentino Cienc. Nat. NS 6, 61–66.

Novas, F. E., Canale, J. I. & Isasi, M. 2004 - Giant deinonychosaurian theropod from the Late Cretaceous of Patagonia. J. Vertebr. Paleont. 24 (Suppl.), 98A.

2 commenti:

  1. Wouldn't happen to have PDF's of those papers, would you, brother? :-)

    RispondiElimina
  2. Sorry, Zach, but I have only paper reprints of those papers.

    RispondiElimina

I commenti anonimi saranno ignorati
-------------------------------------------------------------
Anonymous comments are being ignored
-------------------------------------------------------------