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20 febbraio 2008

Kryptops palaios Sereno & Brusatte, 2008

Silouette mostrante i resti noti di Kryptops palaios. La silouette è basata su Ekrixinatosaurus. In basso, mascellare sinistro in vista laterale, centro dorsale in vista craniale, bacino in vista laterale destra. Modificato da Sereno & Brusatte, 2008.

Kryptops palaios è basato su un esemplare disarticolato comprendente mascellare, alcune vertebre e coste, un cinto pelvico quasi completo con sacrali, proveniente dalla Formazione Elhraz dell’Aptiano-Albiano del Niger. La diagnosi include due autapomorfie: presenza di una profonda parete secondaria nel margine rostroventrale della fossa antorbitale che copre completamente la fossa, e presenza di corti solchi lineari nella superficie laterale del mascellare. Il mascellare è alto e relativamente corto. Presenta un ridotto ramo nasale ed un solco articolare per il nasale sulla mascella che è poco marcato, un ramo ventrale (jugale) alto e robusto, lamine paradentali fuse e scolpite medialmente, una ridotta pneumatizzazione della fossa antorbitale composta esclusivamente dalla finestra premascellare. Le vertebre presacrali presenti sono corte dorsali intermedie lievemente anficeliche, con la faccetta articolare ellittica, più alta che ampia. Fosse pneumatiche si aprono dorsalmente e lateralmente al canale neurale. Le spine neurali sono laminari, molto alte e subrettangolari. La colonna sacrale è subrettilinea, non arcuata ventralmente, e composta da 5 vertebre. Il bacino è dolicoiliaco, con pronunciato uncino antiliaco e una lama postacetabolare più bassa della preacetabolare di forma trapezoidale. La robusta cresta sopracetabolare non contatta il margine laterale della mensola breve, il peduncolo pubico è più lungo e profondo dell’ischiatico, il quale è proiettato caudalmente. Il pube è subrettilineo e propubico, presenta un’ampia mensola mediale e un forame otturatorio chiuso. Il piede pubico è allungato sia cranialmente che caudalmente. L’ischio è allungato e munito di una mensola caudo-dorsale. Il piede ischiatico è espanso ma non sufficientemente conservato per determinarne l’ampiezza.

L’olotipo è un esemplare maturo che in vita doveva misurare sui 6-7 metri. La presenza di alte spine neurali dorsali implica la presenza di una vela dorsale paragonabile a quella di altri teropodi di media e grande taglia della metà del Cretacico (Acrocanthosaurus, Spinosauridae).

Sereno & Brusatte inseriscono Kryptops nell’analisi di Wilson et al. (2003), nella quale risulta l’abelisauride più basale noto. Immesso in Megamatrice, Kryptops risulta in una posizione più derivata all’interno di Abelisauridae: è un Carnotaurinae basale, sister-group di Rajasaurus sulla base di una reversione di un carattere, la presenza di una colonna sacrale subrettilinea (gli altri ceratosauri noti presentano colonne sacrali arcuate ventralmente). Il conflitto sulle due posizioni risultate non dipende dai caratteri utilizzati: tutti i caratteri che nell’analisi di Wilson et al., 2003, collocano Kryptops alla base di Abelisauridae sono presenti in Megamatrice, la quale presenta un numero maggiore di caratteri e di taxa inclusi.

Ma restiamo in attesa della pubblicazione della filogenesi dei ceratosauri di Carrano e Sampson per vedere se l’inserimento di Kryptops in quell’analisi (e l’inserimento di eventuali nuovi caratteri non ancora considerati in Megamatrice) può aiutare a risolvere la questione...

Bibliografia:

Sereno, P.C. & Brusatte, S.L. 2008. Basal abelisaurid and carcharodontosaurid theropods from the Lower Cretaceous Elrhaz Formation of Niger. Acta Palaeontologica Polonica 53 (1): 15–46.

Wilson, J.A., Sereno, P.C., Srivastava, S., Bhatt, D.K., Kholsa, A., & Sahni, A. 2003. A new abelisaurid (Dinosauria, Theropoda) from the Lameta Formation (Cretaceous, Maastrichtian) of India. Contributions from the Museum of Paleontology, University of Michigan 31: 1–42.

11 commenti:

  1. Hai esaudito il nostro desiderio ;)
    Curiosa l'ipertrofia delle vertebre dorsali di Keyptops che ricorda un po' i vari Spinosauridae,Acrochantosaurus atokensis e anche alcuni sauropodi(come Amargasaurus)...
    Secondo te a cosa è dovuta questa convergenza evolutiva ?
    E' uno degli enigmi più affascinanti da quando sono venuti alla luce questi dinosauri e se n'è detto di tutto:dalla termoregolazione alla gobba di grasso...tu che ne pensi?

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  2. Questo commento vi è gentilmente offerto dal Museo di Storia Naturale di Milano, dal quale scrivo: la questione sulle spine neurali ipertrofiche merita attenzione... la mia preferita resta la termoregolazione, perchè si osserva sopratutto in forme vissute nel Cretacico "Medio" delle zone equatoriali, ai quei tempi c'era il famoso "Optimum climatico"... quindi è sensato vederlo come un adattamento per termoregolare in climi torridi.

    Dimentichi, tra le ipotesi, il carattere sessuale secondario... anche questo può aver inciso...

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  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  4. "implica la presenza di una vela dorsale paragonabile a quella di altri teropodi"
    Più che una fragile vela, immagino avessero una sorta di "gobba", sostenuta dalle spine neurali, un po' come nei bisonti. Sicuramente avrà avuto(anche)una funzione di termoregolazione...Il fatto curioso è la presenza di simili strutture in numerose specie, a volte vissute in aree distanti. Avviene qualcosa di simile nella fauna permiana, con rettili, pelicosauri e anfibi muniti di vela. Ecco, nel caso del Dimetrodon o dell'Edaphosaurus, credo si possa effettivamente parlare di una "vela di pelle"(in quest'ultimi, a differenza dei dinosauri, abbiamo spine neurali alte, cilindriche e appuntite). Ma, ho qualche dubbio sul fatto che Kryptops, Spinosaurus o Acrocanthosaurus...ne fossero muniti.
    PS: ti è arrivata la mail?^^

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  5. Alefrisk aveva lasciato questo commento, che è stato cestinato per errore e qundi ripubblico:
    "Wow che onore!
    Cmq sia l'ipotesi della termoregolazione non andrebbe un po' a cozzare con quella dell'omeotermia soprattutto se si prendono in considerazione i teropodi dotati di questo bizzarro carattere?
    Anche perchè se messe a confronto con le spine neurali allungate dei pelicosauri come Dimetrodon ad esempio(di cui credo sia più probabile l'ipotesi termoregolazione) appaiono diverse... :S
    ...Non so dimmi tu... "

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  6. Alefrisk aveva detto:"Cmq sia l'ipotesi della termoregolazione non andrebbe un po' a cozzare con quella dell'omeotermia soprattutto se si prendono in considerazione i teropodi dotati di questo bizzarro carattere?".
    Ammettiamo, come è probabile un'omeotermia nei dinosauri. Cosa significa?
    Omeotermia significa capacità di mantenere costante la temperatura corporea: la vela, avendo funzione di dispersore di calore, serve proprio a mantenere costante la temperatura di una animale ad elevato metabolismo che vive in un clima caldo (vedi le orecchie di molti mammiferi dei climi caldi che sono più ampie di quelle dei loro parenti di climi meno caldi). Non a caso abbiamo vele in ornitischi (Ouranosaurus), sauropodi dal collo corto (Dicraeosauridae) e teropodi mentre i coccodrilli giganti delle stesse zone, a metabolismo meno elevato (Sarchosuchus) non l'avevano.
    La vela fungeva probabilmente anche da gobba: uno stesso organo può assolvere a più funzioni.

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  7. Per Fabio: non mi è arrivata alcuna mail... forse hai l'indirizzo sbagliato: prova con cauand@gmail.com.

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  8. Ah, non ho ancora lasciato un commento su questo blog che devo dire mi pare proprio una bella idea...
    Sono inoltre molto incuriosito dal progetto Megamatrice...
    Per quanto riguarda Kryptops: secondo te, che ruolo svolgeva nel suo ecosistema? Poteva competere con Eocarcharia per le prede o erano a migliaia di anni luce di distanza come comportamento?
    Comunque forse Fabio intendeva che le spine neurali ipertrofiche di Spinosaurus e Kryptops sono larghe e robuste come quelle di un bisonte, rendendo difficile immaginarsi che sostenessero una struttura fine come quella del Dimetrodon, ma piuttosto una "gobba" ben più robusta (seppure strana!)...

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  9. Salve Andrea ci sarebbe una discussione su jurassic italy blog ke coinvolge Kryptops e la fauna Cenomaniana del Gondwana ke necessita il tuo intervento:

    http://www.italosaurus.mastertopforum.com/viewtopic.php?p=3401#3401

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  10. Conosciamo troppo poco di Kryptops e Eocarcharia per speculare sulle loro ecologie (si corre il rischio di inventarci delle favole: spero di non essere deludente, ma io sono uno che ama discutere sui dati presenti, anche se pochi, evitando voli troppo ipotetici). In ogni caso, ho le mie idee sulle ecologie di carcharodontosauri e abelisauri di altre formazioni, ma non so quanto si possano applicare in quei due generi.
    Le spine neurali di tutti i teropodi sono effettivamente meno aberranti di quelle dei pelicosauri. Non so come vi immaginate queste "vele", ma dovete sempre ricordare che la prima funzione delle spine neurali è l'inserzione dei muscoli epiassiali del dorso: questa funzione meccanica resta in tutte le spine di dinosauri (ad eccezione della parte più distale delle spine bifide di certi diplodocoidi tipo Amargasaurus), mentre nei pelicosauri l'intera spina è una bacchetta rigida che probabilmete fungeva da "stecca di ombrello" per una vela (ovviamente più spessa e consistente di un ombrello) e non aveva gran uso meccanico-muscolare.

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  11. Ho visto che su "Jurassic Italy -forum" vengo citato è ringrazio: a questo proposito mi impegno a scrivere un post in cui discuterò sui noasauridi, così spero che quelli che (forse superficialmente) detestano la sistematica filogenetica (volgarmente detta "cladistica") ne apprezzino la metodica scientifica (che poi è l'unico modo di discutere di fossili). Vedo che molti, giustamente (ma frettolosamente), vogliono che un dinosauro sia prima di tutto un animale "reale" ricostruito e discusso come se fosse vivo ("animale zoologico"), mentre esso è e resta (purtroppo ma è così) un insieme di resti frammentari ("animale paleontologico"). L'importanza della cladistica è questa: se prima non ricaviamo la posizione filogenetica di un fossile non possiamo caprirne l'evoluzione, la quale è la fonte originaria della sua anatomia, ecologia e etologia. Ogni volta che si discute di un fossile si assume (implicitamente) la sua filogenesi, perchè altrimenti si rischia di parlare di un essere mitico fuori dal tempo, e per far riferimento alla filogenesi, è necessario determinarla scientificamente>: ciò che fa la cladistica. Come tutte le produzioni umane, è imperfetta e non-assoluta, ma perlomeno è rigorosa e metodica, come dev'essere qualsiasi ipotesi scientifica.

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