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31 gennaio 2008

Velocisaurus unicus Bonaparte, 1991

Velocisaurus unicus Bonaparte, 1991, è rappresentato da un tibiotarso quasi completo (mancante la metà distale/craniale della cresta cnemiale) e da un piede quasi completo (mancante le diafisi di Mt II e Mt IV e le falangi unguali del III e IV dito) della Formazione Rio Colorado del Coniaciano della provincia di Neuquen in Argentina. Esso è diagnosticabile sulla base di una combinazione unica di caratteri che lo distinguono dagli altri teropodi per i quali siano note parti anatomiche comparabili: presenza di una cresta longitudinale allungata prossimo-distalmente sulla superficie cranio-distale della tibia (questa cresta può essere interpretata come un epifenomeno della riduzione della fossa cranio-distale della tibia che alloggia il processo ascendente dell’astragalo), estrema riduzione del diametro medio-laterale dei Mt II e IV (che risulta minore di metà di quello di Mt III), presenza di un Mt III privo di curvature, subrettangolare in vista estensoria, e per la presenza di falangi del IV dito marcatamente compresse medio-lateralmente ed asimmetriche, aventi la superficie laterale convessa e quella mediale piatta con una debole fossa prossimale. Si distingue da Masiakasaurus knopfleri Sampson, Carrano & Forster, 2001, e Noasaurus leali Bonaparte & Powell, 1980, per la ritenzione plesiomorfica di un’epifisi prossimale del Mt II che non è significativamente compressa medio-lateralmente rispetto alla diafisi.

Velocisaurus unicus, olotipo. Tibia in vista laterale (A), craniale (B), caudale (C). Astragalo in vista prossimale (D), distale (E), caudale (F), laterale (G), mediale (H). Piede articolato in vista craniale (J) e laterale (I). Da Bonaparte, 1991.

Immesso in Megamatrice, esso risulta un Noasauridae più derivato di Deltadromeus agilis Sereno, Dutheil, Iarochene, Larsson, Lyon, Magwene, Sidor, Varricchio & Wilson, 1996, e della tibia MB.R.1750 (Rauhut, 2005), e sister-group del nodo “Masiakasaurus + Noasaurus” sulla base della presenza non-ambigua di MT II avente il diametro medio-laterale della diafisi minore di 2/3 di quello di Mt III. In base alla posizione filogenetica ottenuta, esso risulta ulteriormente diagnosticabile dalla presenza non-ambigua di due autapomorfie: presenza di un rapporto metatarso/tibia maggiore di 2/3 e presenza di una marcata proiezione laterale dell’epifisi prossimale di MT IV.

Bibliografia:

Bonaparte & Powell, 1980. A continental assemblage of tetrapods from the upper Cretaceous beds of El Brete, northwestern Argentina (Sauropoda-Coelurosauria-Carnosauria-Aves). Mémoires de la Société Géologique de France. Nouvelle Série 59: p. 19-28.

Bonaparte, 1991. The fossil vertebrates of the Rio Colorado Formation, of the city of Neuquen and surroundings, Upper Cretaceous, Argentina. Revista del Museo Argentino de Ciencias Naturales ``Bernardino Rivadavia'' e Instituto Nacional de las Ciencias Naturales. Paleontología 4 p. 17-123.

Rauhut, 2005. Post-cranial remains of ‘coelurosaurs’ (Dinosauria, Theropoda) from the Late Jurassic of Tanzania. Geol. Mag. 142 (1): pp. 97–107.

Sampson, Carrano & Forster, 2001. A bizarre predatory dinosaur from the Late Cretaceous of Madagascar. Nature 409: 504-506.

Sereno, Dutheil, Iarochene, Larsson, Lyon, Magwene, Sidor, Varricchio & Wilson, 1996. Predatory Dinosaurs from the Sahara and Late Cretaceous Faunal Differentiation. Science 272 (5264): 986-991.

Wilson, Sereno, Srivastava, Bhatt, Khosla & Sahni, 2003. A new abelisaurid (Dinosauria, Theropoda) from the Lameta Formation (Cretaceous, Maastrichtian) of India. Contributions from the Museum of Paleontology [University of Michigan] 31(1):1-42.

MSMN V5804

L’esemplare MSNM V5804 consiste in una vertebra isolata che conserva il centro e la base dell’arco neurale, risalente al Bathoniano del Mahajanga, in Madagascar (Maganuco et al., 2005). Il centro è anficelico e quasi completamente conservato, mancante solamente alcune parti laterali delle faccette articolari. Dalla forma dei margini preservati, le faccette articolari erano originariamente ellittiche, più alte che ampie. Il centro non presenza fosse o forami pneumatici, né un solco ventrale o una carena longitudinale. Il centro è marcatamente compresso medio-lateralmente . In vista laterale, il margine ventrale è concavo, con accentuata curvatura. L’assenza di distinte suture tra centro e arco indica che l’individuo dal quale deriva l’esemplare era un’adulto maturo. L’arco neurale è scarsamente conservato, mancando la maggior parte delle zigapofisi e l’intera spina neurale. Tuttavia, in vista laterale destra è visibile la base delle prezigapofisi e della parapofisi. La parapofisi è completamente nell’arco neurale. A seguito delle fratture, le diapofisi e le postzigapofisi non sono conservate. I margini medioventrali delle prezigapofisi convergono sopra il canale neurale, così da chiudere un’incisura allungata dorso-ventralmente. L’assenza di tracce di diapofisi indica che l’arco era alto e portava processi trasversi inclinati caudo-dorsalmente. La base dell’arco neurale contribuisce al margine dorsale della faccetta caudale del centro. Una depressione subcircolare è presente in ambo i lati dell’arco neurale (simile ai “middle chonos” di Dilophosaurus wetherilli, Welles 1984]). Essa è bordata dorsalmente da un processo continuo simile a una cresta che è interpretabile come residuo delle lamine paradiapofisale e centrodiapofisale (Wilson, 1999).

MSNM V5804 nelle viste caudale (A), laterale destra (B), rostrale (C) e ventrale (D). Abbreviazioni: ha, ipantro; nc, canale neurale; ns, sutura neurocentrale; pcdl, lamina centrodiapofisale posteriore; pp, parapofisi; ppdl, lamina paradiapofisale; prz, prezigapofisi. La scala metrica equivale a 2 cm. (Da Maganuco et al., 2005).

Inserito in Megamatrice, MSMN V5804 risulta un teropode più derivato di Herrerasauridae Benedetto, 1973, perché condivide con Guaibasaurus Bonaparte, Ferigolo & Ribeiro, 1999, e Neotheropoda Bakker, 1986, la posizione elevata della parapofisi che esclude la lamina paradiapofisale del margine del “chonos” anteriore. Per quanto non sia rilevabile direttamente dall’esemplare, questa condizione del carattere è deducibile indirettamente dalla posizione della parapofisi. Data l’estrema frammentarietà dell’OTU codificato in Megamatrice da MSMN V5804, non è possibile stabilire con maggiore dettaglio la posizione all’interno di Theropoda. Basandosi sul risultato (abortito e non concluso) dell’analisi filogenetica nel quale è stato inserito MDMN V5804, il consenso stretto indica che esso NON appartiene a Torvosaurinae, a Metriacanthosauridae, al clade “Condorraptor + Piatnitzkysaurus + Piveteausaurus”, al clade “Carcharodonthosaurus + Giganotosaurinae”, al clade “Beipiaosaurus + Therizinosauroidea”, al clade “Allosaurus + Neovenator”, al clade “Ligabueino + Neoceratosauria”, ed a Metornithes.

Esiste la possibilità che MSMN V5804 sia un sauropodomorfo basale? Immettendolo nella matrice di Yates (2006), che analizza nel dettaglio la base di Sauropodomorpha, esso risulta un teropode basale, avvalorando la sua attribuzione a Theropoda.

Bibliografia:

Maganuco, Cau & Pasini, 2005. First description of theropod remains from the Middle Jurassic (Bathonian) of Madagascar. Atti della Società Italiana di Scienze Naturali e del Museo Civico di Storia Naturale in Milano, 146 (II): 165-202.

Welles, 1984. Dilophosaurus wetherilli (Dinosauria, Theropoda) osteology and comparisons. Palaeontographica, Beiträge zur Naturgeschichte der Vorzeit, Abteilung A, Paläozoologi Stratigraphie, 185 (4-6): 85-180.

Wilson, 1999. A nomenclature for vertebral laminae in sauropods and other saurischian dinosaurs. Journal of Vertebrate Paleontology, 19 (4): 639-653.

Wilson, Sereno, Srivastava, Bhatt, Khosla & Sahni, 2003. A new abelisaurid (Dinosauria, Theropoda) from the Lameta Formation (Cretaceous, Maastrichtian) of India. Contributions from the Museum of Paleontology [University of Michigan] 31(1):1-42.

Yates, 2006. Solving a dinosaurian puzzle: the identity of Aliwalia rex Galton. Historical Biology, First article, DOI:10.1080/08912960600866953.